L'esplosione avvenuta martedì nell'area del porto di Beirut ha scosso la comunità libanese in Ticino, che conta circa 250 persone. "C'è la voglia di piangere, per un paese bellissimo", racconta Huaìììda Jamal ai microfoni della RSI. "Anche nel vento di questa città si sente la gioia. Povera Beirut, ho pena per questa città meravigliosa", aggiunge.
Da martedì, Huaìììda contatta più e più volte la sua famiglia, come la cognata che abita a poco meno di 5 chilometri dal luogo dell'esplosione. "Lei mi ha detto quanto è stata forte l'esplosione, credeva fosse avvenuta a casa sua", prosegue. "Non riesco a dormire, non riesco a capire", conclude.
Allo stesso tavolo ci sono altri libanesi. Chi è in Ticino da 10 anni, chi da oltre 30. Si scambiano ipotesi su che cosa sia successo. Li lasciamo, mentre insieme guardano il telegiornale. Sullo schermo immagini di distruzione e macerie, nei loro occhi tanta incredulità.
Le interviste integrali nell'audio.
CSI 18.00 del 5.8.2020 - Il servizio di Sandy Sulmoni
RSI Info 05.08.2020, 19:50