Il 17 febbraio verrà pronunciata la sentenza del processo d'appello per il duplice omicidio di Brusio. Oggi, mercoledì, è stata la giornata delle arringhe difensive. La richiesta dei due avvocati è l'assoluzione per entrambi gli imputati. Rossella Sclavi, difensore del moldavo Ruslan Cojocaru, ritenuto il killer del duplice omicidio e condannato all'ergastolo, ha fatto leva sull'assenza di prove, definendo insussistente anche quella che per la procura è schiacciante, ovvero il DNA rinvenuto sotto le unghie di Giampiero Ferrari, ucciso con la moglie Gabriella Plozza nella loro azienda di Zalende sei anni fa.
Carlo Taormina, che difende Ezio Gatti - il valtellinese inizialmente accusato di essere il mandante dell'omicidio, ma poi assolto dalla premeditazione - punta all'assoluzione o almeno ad ottenere uno sconto sulla condanna: "Gatti voleva che le due vittime rimanessero in vita perché uccidendoli non avrebbe tratto alcun vantaggio economico e, inoltre, ignorava che Cojocaru fosse armato; si tratta quindi di due situazioni che escludono in modo netto la prevedibilità di quello che è accaduto".
CSI/CaL
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