Carlo Luigi Caimi, l'ex deputato PPD oggi giudice supplente del Tribunale d’Appello, è stato segnalato al Consiglio della Magistratura dal consigliere di Stato ticinese Claudio Zali, per una frase postata su Facebook. Lo scrive laRegione. Secondo Zali i "giudici devono fare silenzio, per compito istituzionale. Devono scrivere le sentenze quando richiesto, non le devono sputare su Facebook o sui giornali".
Il quotidiano ricorda ai lettori la frase scritta da Caimi: "Quanto ebbi a dichiarare in occasione della votazione sulla LIA (legge sull'albo artigiani ndr)– e cioè che la nuova legge sarebbe caduta al primo ricorso al Tribunale federale – vale anche per la proposta di modifica della LCPubb (legge sulle commesse pubbliche ndr) e, in particolare, per la nuova normativa sugli appalti”.
Red.MM/M.Ang.