Ticino e Grigioni

#ioaiuto (4) — Una Favela col cuore

Solidarietà e amicizia nella Casa dos Curumins per fuggire dalla violenza delle gang locali

  • 28 dicembre 2018, 07:15
  • 22 novembre, 23:29
02:09

La Casa dos Curumins per sfuggire alla violenza e costruire una Favela diversa

RSI/Daniela Giannini - Jona Pixel 28.12.2018, 06:30

Un sorriso, un pasto caldo, un'opportunità: sono i gesti della solidarietà che molti compiono quotidianamente sia con i vicini di casa, in un'associazione o all'estero. Come ad esempio Alberto e Adriana Eisenhardt che nel 2003 hanno fondato, in una Favela di San Paolo, la Casa dos Curumins dove ogni giorno distribuiscono oltre 1'200 pasti caldi non solo ai giovani, ai quali forniscono un'istruzione, ma anche alle loro famiglie più disagiate.

Negli anni le attività dell'associazione si sono espanse e oltre a offrire lezioni scolastiche e di igiene, promuove corsi di pittura, musica, canto ed è diventato un punto di ritrovo per la comunità, anche anziana, della Pedreira alla periferia di San Paolo.

Nel 2016 il cantautore ticinese Sebalter (Sebastiano Paù-Lessi recentemente nominato vice presidente dell'associazione) padrino, come molti ticinesi che sostengono i progetti, ha tenuto a battesimo con un concerto la nascita della Banda musicale de La Casa dos Curumins, Quarteirão da Música.

Tutte attività con le quali i giovani della Favela trovano, oltre a delle sicurezze affettive, una vita comunitaria che allena a relazioni sane, collaborative e che impedisce loro di cadere nella delinquenza.

Daniela Giannini/CSI - (4-continua)

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