"Ridere è una delle cose più belle: è contagioso. E penso che nel cinema oggi manchi un tono un po' leggero".
Così il direttore artistico di Locarno Festival, Carlo Chatrian, ha spiegato la scelta di strizzare l’occhio alla leggerezza. ”Ma - ha anche voluto specificare - non uso questo termine come sinonimo di disimpegno”.
E così, nel ricco cartellone di quest’anno, spiccano delle pellicole più spensierate del solito: la comica di Stanlio e Ollio, la retrospettiva dedicata a Leo McCarey, un film del grande Bruno Bozzetto o ancora uno di Denis Rabaglia con un mattatore di razza della comicità italiana quale Diego Abatantuono.
Il pubblico del Festival, tra la piazza e la vita, che dice di questa svolta? O meglio... che ne pensa, della leggerezza?
Joe Pieracci