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Renne, pinguini e rinoceronti se la passano male

La tigre invece è in ripresa: le specie vincitrici e vinte del 2022 secondo il rapporto annuale del WWF

  • 29 dicembre 2022, 07:40
  • 25 agosto 2023, 17:41
Vittima del bracconaggio

Vittima del bracconaggio

  • © WWF, naturepl.com Tui De Roy
Di: pon

Renne, rinoceronti bianchi, pinguini imperatori e le lepri comuni figurano fra le specie per le quali quello che sta per concludersi è stato un anno particolarmente negativo, stando al rapporto 2022 del WWF. La lista rossa delle specie di flora e fauna minacciate comprende 42'000 nomi e dal 1970 a oggi le popolazioni di vertebrati prese in analisi sono diminuite in media del 69%, si rileva nel documento pubblicato giovedì. L'organizzazione ambientalista ripone le sue speranze nel recente accordo sulla biodiversità, la cui attuazione è considerata decisiva.

Nell'Artico russo la loro popolazione si è ridotta di tre quarti in un ventennio

Nell'Artico russo la loro popolazione si è ridotta di tre quarti in un ventennio

  • © WWF Marcus Westberg

Nel dettaglio, sono crisi climatica e bracconaggio a minacciare le renne selvatiche. La maggiore popolazione mondiale, quella di Taimyr nell'Artico russo, era di un milione di capi nel 2000 e di 417'000 nel 2014. Ora ne sono rimaste 250'000. Anche il rinoceronte bianco, da 20'600 a meno di 16'000 esemplari in pochi anni, è vittima della caccia illegale.

Minacciate dal riscaldamento climatico tutte le colonie conosciute

Minacciate dal riscaldamento climatico tutte le colonie conosciute

  • © WWF Fritz Pölking

Per il pinguino imperatore la minaccia si chiama invece cambiamento climatico: i mancati progressi dell'ultima COP e il fatto che la creazione di aree marine protette nell'Antartico sia stata ancora bloccata avvicinano la fine per le colonie note: almeno l'80% di esse potrebbe scomparire entro fine secolo. La lepre comune, infine, è l'esempio scelto fra gli animali in difficoltà in Svizzera: in 30 anni la densità della sua presenza si è dimezzata per effetto dell'agricoltura intensiva, con ampio uso di fertilizzanti, pesticidi e macchinari, oltre che delle malattie, degli antagonisti naturali e dell'innalzamento delle temperature.

L'anno della tigre ha portato bene a questo grande felino

L'anno della tigre ha portato bene a questo grande felino

  • © WWF Ola Jennersten

Fra i perdenti vengono citati anche i sirfidi, insetti che sono i secondi impollinatori oltre che importanti nemici degli afidi, e gli storioni, avvelenati in massa nell'Oder o addirittura estinti come quello dello Yangtze.

Il banteng ricompare anche dove era stato sterminato

Il banteng ricompare anche dove era stato sterminato

  • © WWF Wayuphong Jitvijak

Ci sono però anche dei vincitori: fra le specie in ripresa si citano la tigre - il 2022 era proprio il suo anno secondo l'oroscopo cinese - l'ara di Spix reintrodotta in Brasile dove era scomparsa da oltre 20 anni, gli squali ora maggiormente tutelati a livello internazionale contro la pesca eccessiva, la megattera che non è più considerata in pericolo in Australia e il banteng (un bovino selvatico asiatico) che ha ripreso a riprodursi nel parco nazionale thailandese di Mae Wong.

In Svizzera la reintroduzione nel 1991 ha portato a un insediamento stabile

In Svizzera la reintroduzione nel 1991 ha portato a un insediamento stabile

  • © WWF Martin Harvey

In Svizzera rallegra l'aumento dei gipeti, reintrodotti nel 1991: dai tre esemplari di allora, si è saliti a circa 250 uccelli. Nel solo 2022 hanno spiccato il volo 21 nuovi piccoli, quasi la metà di quelli nati nell'intero arco alpino.

Accordo storico per la biodiversità

Telegiornale 19.12.2022, 21:00

Per saperne di più, la puntata di Modem:

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