La revisione della legge sulle telecomunicazioni non fa ancora l'unanimità: il Nazionale ha infatti appianato, martedì, solo la metà delle divergenze, avvicinandosi al parere dell'altra Camera soprattutto per quanto concerne la neutralità di internet.
Non è invece stato raggiunto il consenso sull'obbligo per i fornitori dei servizi di segnalare i sospetti casi di pedofilia: la proposta, sostenuta dagli Stati, ma avversata dal Governo, è stata bocciata con 119 voti a 59; per la maggioranza, una disposizione del genere costringerebbe chi offre l'accesso alla rete a svolgere il ruolo di poliziotto.
Il rischio che si scateni una caccia alla streghe è reale, ha osservato Lorenzo Quadri. Sulla stessa lunghezza d'onda del deputato leghista s'è per una volta trovata Simonetta Sommaruga, secondo la quale sussiste il pericolo che molte persone siano ingiustamente segnalate; fare di più non sempre vuol dire fare meglio, ha affermato la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni.
ATS/dg