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Armenia, proteste continue

Si alzano i toni dello scontro tra il neo premier e i suoi oppositori mentre nelle piazze di Erevan proseguono le manifestazioni

  • 22 aprile 2018, 14:13
  • 23 novembre, 01:45
Violenti scontri tra le vie di Erevan

Violenti scontri tra le vie di Erevan

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L’aspro confronto tra Governo e opposizione in Armenia continua a salire di tono dopo due settimane di proteste. Sabato sera un'imponente manifestazione nella capitale Erevan ha chiesto le dimissioni del primo ministro, nominato una settimana fa al termine dei suoi due mandati presidenziali. Una settantina gli arresti tra cui uno dei leader dell'opposizione.

Oggi, domenica, durante un nuovo corteo di protesta, il leader dell’opposizione Nikol Pachinian è stato espulso dalla polizia dalla marcia e fermato. Secondo i suoi sostenitori la causa del fermo sarebbe un recente duello televisivo al vetriolo tra lo stesso Pachinian e il premier Sarkissian.

L’opposizione armena accusa Sarkissian, oltre di incapacità a riformare il paese, di voler mantenere il potere a tutti i costi. Dopo due mandati come presidente, Sarkissian avrebbe dovuto farsi da parte. Invece ha fatto promulgare al Parlamento una controversa riforma che affida al primo ministro l’essenziale dei poteri. Un paio di settimane fa l’ex presidente è riuscito a farsi eleggere in qualità di premier.

ATS/ANSA/AFP/Swing

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