La povertà è in netta crescita tra i bambini in 23 paesi industrializzati su 41. Lo si legge in un rapporto dell’UNICEF pubblicato martedì. Dall’inizio della crisi nel 2008, oltre 2,6 milioni di giovanissimi in più sono finiti sotto la soglia di povertà.
Oggi 76,5 milioni di bambini vivono con mezzi insufficienti pur risiedendo nei 41 Stati più ricchi del Pianeta. Tra questi quasi 2 milioni sono considerati poverissimi e accrescono la cifra globale di coloro che sono in estrema difficoltà a quasi 12 milioni di piccini.
Ad allarmare anche il numero di giovani che non hanno un lavoro, che non seguono una formazione o che non studiano. Nella sola UE erano circa 7,5 milioni nel 2013. La situazione è particolarmente grave nei paesi maggiormente toccati dalla crisi economica con un numero sempre maggiore, complici i tagli alla spesa sociale, di famiglie che non possono sostenere i loro figli. E’ il caso di Grecia, Spagna, Irlanda, Islanda, Portogallo, Ungheria e Lussemburgo. In controtendenza 18 dei 41 paesi presi in esame tra cui la Svizzera.
Red.MM/ATS/Swing