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Battaglia dei Sioux contro il Covid

La tribù degli Oglala ha allestito posti di blocco per evitare i contagi. Ma la governatrice del South Dakota si oppone

  • 17 maggio 2020, 23:51
  • 22 novembre, 19:20
03:19

RG 12.30 del 17.05.2020 Il servizio di Emiliano Bos

RSI Info 17.05.2020, 20:47

Di: Emiliano Bos - Corrispondente RSI dagli Stati Uniti 

Posti di blocco per fermare il nemico. Stavolta non è il 7° Cavalleggeri. Il virus non viaggia sui cavalli del Generale Custer. “Gli unici custodi della nostra storia sono gli anziani: dobbiamo salvarli”. Julian Bear Runner, 34 anni, mi parla al telefono dalla riserva di Pine Ridge, in South Dakota.

È il giovane capo della tribù Sioux degli Oglala, impegnato in un braccio di ferro con la governatrice. Che ha dichiarato illegali quei check-point.

Ma questi nativi non cedono. “La mia gente ha una storia orale e una tradizione che non sono scritte nero su bianco”, dice Orso-Che-Corre. Gli anziani della sua tribù hanno spesso problemi di salute pregressi. “Per salvare la nostra storia è necessario prendere azioni a volte estreme”.

01:47

La tribù degli Oglala protegge gli anziani coi posti di blocco. Per la governatrice del South Dakota sono illegali

RSI Info 18.05.2020, 18:36

Nove posti di blocco per fermare il Covid-19. Sono stati allestiti all’interno della Pine Ridge Reservation, a ridosso del confine con Nebraska e Wyoming. Gli Oglala, della famiglia dei Lakota, hanno combattuto nelle Grandi Pianure in coalizione con Apache e Cheyenne. Insieme, sconfissero l’armata di Cluster a Little Bighorn, nel 1876. Alla loro testa c’erano capi leggendari, Toro Seduto e Cavallo Pazzo.

Oggi - qui - ci sono quattro respiratori in tutto per una comunità di 45'000 persone. “In caso di un numero contagi elevati, non avremmo strumenti per curarci”, mi dice ancora il leader Sioux degli Oglala. Oglala significa “coloro che si disperdono”. Ma adesso è il momento di restare uniti.

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