Gli Stati Uniti invieranno all'Ucraina 31 tank Abrams M1, in un accordo dal valore di 400 milioni. Lo ha reso noto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. I carri armati non saranno presi dalle scorte, ma saranno prodotti ex novo da General Dynamics Corp e finanziati dal programma Ukraine Security Assistance Initiative. Lo hanno riferito alti funzionari Usa in un briefing con un ristretto numero di giornalisti. Questo vuol dire che "ci vorranno mesi" affinché i tank arrivino a Kiev.
L'addestramento della forze di Kiev sui carri armati Abrams "inizierà presto", ha aggiunto Biden, precisando che sono tank molto complessi e "ci vorrà tempo".
La decisione ribalta mesi di argomentazioni persistenti da parte dell'amministrazione Biden, secondo cui i carri armati erano troppo difficili da utilizzare e mantenere per le truppe ucraine.
Il presidente statunitense ha dunque confermato l'invio di 31 carri armati di ultima generazione a Kiev, su raccomandazione del Pentagono. Gli USA e l'Europa sono "totalmente uniti nel sostegno all'Ucraina", a dispetto della Russia che si aspettava che "ci saremmo separati", ha detto Biden.
Berlino aveva chiesto l'impegno USA, per non incorrere nell'ira di Mosca
La decisione degli Stati Uniti è arrivata dopo che la Germania ha accettato di inviare 14 carri armati Leopard 2 A6 dalle proprie scorte. Berlino aveva detto che i Leopard non sarebbero stati inviati a meno che gli Stati Uniti non avessero messo sul tavolo i loro Abrams, non volendo incorrere nell'ira della Russia senza che gli Stati Uniti si impegnassero allo stesso modo con i propri carri armati.
Da allora, entrambe le parti hanno partecipato a "buone conversazioni diplomatiche", che hanno fatto la differenza e fanno parte dello "straordinario cambiamento nella politica di sicurezza della Germania" riguardo alla fornitura di armi all'Ucraina dopo l'invasione della Russia 11 mesi fa, ha dichiarato un alto funzionario dell'amministrazione, che ha informato i giornalisti mercoledì a condizione di anonimato, per descrivere il nuovo pacchetto di carri armati prima dell'annuncio ufficiale.
Il pacchetto da 400 milioni di dollari annunciato mercoledì comprende anche otto veicoli di recupero M88 - veicoli cingolati simili a carri armati che possono trainare l'Abrams se si blocca.
Complessivamente, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Polonia, Germania, Paesi Bassi e Svezia invieranno centinaia di carri armati e veicoli blindati pesanti per fortificare l'Ucraina, che entra in una nuova fase della guerra e tenta di sfondare le linee russe (che sono ormai munite di trincee).
Ci sono state, però, poche risposte su quali carri armati statunitensi saranno inviati: se saranno prelevati dalle scorte esistenti di oltre 4.000 Abrams e riadattati, o se gli Stati Uniti utilizzeranno l'iniziativa in favore dell'Ucraina per acquistare nuovi sistemi (per poi eventualmente integrare i carri armati che inviano gli alleati).
L'annuncio di Joe Biden
Passeranno mesi prima dell'arrivo in battaglia dei tank USA
In ogni caso, l'utilizzo della via di finanziamento dell'iniziativa di assistenza significa che, sebbene gli Abrams siano stati promessi all'Ucraina, probabilmente passeranno molti mesi prima che i carri armati siano effettivamente sul campo di battaglia (e quindi non in tempo per la prevista offensiva di primavera della Russia).
Mosca: "Estremamente pericolosa" la decisione di Berlino di inviare i Leopard
L'ambasciatore russo in Germania Sergey Nechayev ha definito mercoledì "estremamente pericolosa" la decisione di Berlino di inviare carri armati Leopard 2 all'Ucraina. In una dichiarazione online, Nechayev ha affermato che la mossa "sposta il conflitto a un nuovo livello di scontro e contraddice le dichiarazioni dei politici tedeschi sulla loro riluttanza a farsi coinvolgere". "Stiamo vedendo ancora una volta che la Germania, così come i suoi più stretti alleati, non è interessata a una risoluzione diplomatica della crisi ucraina, ma è determinata a inasprirla in modo permanente e a riempire indefinitamente il regime di Kiev di nuove armi letali", si legge nella dichiarazione.
Finora gli Stati Uniti si erano opposti a fornire all'Ucraina i propri carri armati M1 Abrams, adducendo problemi logistici e di manutenzione, complessi ed estesi con i veicoli ad alta tecnologia. Washington ritiene che sarebbe più produttivo inviare i Leopard tedeschi, poiché molti alleati li possiedono e le truppe ucraine avrebbero bisogno di un addestramento minore rispetto ai più difficili Abrams.
Gli Abrams? "Complicati, costosi, difficili da mantenere. Serve pure un addestramento ad hoc"
Proprio la settimana scorsa, il sottosegretario alla Difesa per le politiche, Colin Kahl, aveva dichiarato ai giornalisti che l'Abrams è un mezzo complicato, costoso, difficile da mantenere. Necessita anche di un addestramento ad hoc. Una cosa su cui il Segretario alla Difesa Lloyd Austin si è concentrato molto. "Non dovremmo fornire agli ucraini sistemi che non possono riparare, che non possono sostenere e che, a lungo termine, non possono permettersi, perché non è utile", ha detto.
Affinché gli Abrams siano efficaci in Ucraina, le forze armate richiederanno un addestramento approfondito sulla manovra di armi combinate - come i carri armati operano insieme sul campo di battaglia - e su come mantenere e supportare la complessa arma da 70 tonnellate.
I punti deboli dei tank USA
I carri armati Abrams utilizzano un motore a turbina che consuma almeno due galloni al chilometro, indipendentemente dal fatto che siano in movimento o fermi. Significa che è necessaria una rete di camion carichi di carburante per mantenere la linea in movimento.
Zelensky: "È un passo importante sulla via della vittoria"
In serata è arrivata anche una dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Grazie al presidente degli Stati Uniti Joe Biden per un'altra potente decisione di fornire gli Abrams all'Ucraina. Sono grato al popolo statunitense per il supporto alla leadership! È un passo importante sulla via della vittoria. Oggi il mondo libero è unito come mai prima d'ora per un obiettivo comune: la liberazione dell'Ucraina. Stiamo andando avanti", ha scritto su Twitter Zelensky.
Via libera ai Leopard tedeschi
Telegiornale 25.01.2023, 13:30
L'analisi del Generale Vincenzo Camporini
Telegiornale 25.01.2023, 13:30
RG 07.00 del 25.01.2023 La corrispondenza di Walter Rauhe
RSI Info 25.01.2023, 08:20
Contenuto audio
Carri armati Leopard, la Polonia chiede il via libera di Berlino
Telegiornale 24.01.2023, 12:30