Svizzera

A Dübendorf, la casa del futuro

Il laboratorio federale EMPA inaugura la prima abitazione al mondo progettata, costruita e gestita con processi digitali

  • 27 febbraio 2019, 22:15
  • 9 giugno 2023, 08:00
02:40

La casa digitale

Telegiornale 27.02.2019, 21:00

Di: TG/Bleff 

La prima abitazione al mondo progettata, costruita e gestita con processi digitali, è stata inaugurata mercoledì a Dübendorf, nel sito del laboratorio federale EMPA. Una casa intelligente realizzata dai ricercatori del Politecnico di Zurigo (ETHZ) utilizzando robot e stampanti 3D, che prevede anche sistemi intelligenti per la gestione dell'energia o il controllo vocale degli elettrodomestici, e che verrà presto abitata da alcuni ricercatori. Per la sua realizzazione hanno collaborato studiosi di 8 cattedre diverse dell'ateneo federale e 30 aziende.

"Utilizzare processi digitali significa che molto cambia rispetto ai metodi tradizionali", ha spiegato Matthias Kohler, professore di architettura e costruzione digitale dell'ETHZ. "La progettazione avviene al computer. In parte così si programma l'architettura. Cambia la costruzione, perché utilizziamo stampanti 3D e robot, c'è una nuova estetica architettonica."

I robot hanno permesso la costruzione di muri dalle forme nuove, con impiego diverso del materiale. Nuove geometrie e tecnologie innovative anche per l'uso del legno, moduli assemblati da robot che interagiscono fra loro. Forme complesse, solette incredibilmente sottili, cavità impossibili da realizzare con i metodi tradizionali, ottimizzazione della statica.

"Tutto è anche più ecologico", aggiunge Kohler. "Mettiamo il materiale solo dove è necessario, così ne risparmiamo molto. La parete ondulata ad esempio non ha avuto bisogno della struttura di contenimento del calcestruzzo. Il soffitto necessita solo di un terzo del materiale utilizzato per una costruzione tradizionale."

L'edilizia digitale renderà superflui anche muratori, falegnami e artigiani? "Il muratore forse lavorerà con l'ipad, con il computer", dice Gianluca Bona, direttore dell'EMPA. "Forse farà un po' meno con le sue mani, ma dovrà sempre conoscere i materiali, i processi e dirigerli."

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