L'attrazione per le gemme è stata più forte dell'indignazione scatenatasi nelle settimane precedenti l'asta. La vendita da Christie's a Ginevra della collezione di gioielli della miliardaria austriaca legatissima al Ticino Heidi Horten (1941-2022) ha fruttato un totale di 156 milioni di dollari, superando così la raccolta di preziosi dell'attrice Elizabeth Taylor venduta nel 2011 per oltre 137 milioni di dollari e l'asta "Maharajas & Mughal Magnificence" (2019) che aveva totalizzato oltre 109,2 milioni.
I pezzi pregiati della collezione Horten esposti durante l'asta ginevrina
Un risultato raggiunto nonostante le polemiche sull'origine della fortuna della vedova di Helmut Horten, il miliardario tedesco morto a Croglio nel 1987 che si era arricchito durante il nazismo con una catena di negozi, diversi dei quali erano appartenuti a famiglie ebraiche.
Quella posseduta da Heidi Horten, che era considerata la donna più ricca d'Austria (nel 2020 Forbes aveva stimato la sua fortuna a 3,3 miliardi di dollari), è una delle più importanti collezioni private di gioielli di tutti i tempi, per la rarità delle gemme, per la creatività del design, per la manifattura preziosa dei capolavori di Van Cleef & Arpels, Cartier, Bulgari, Tiffany e Harry Winston.
Le vicende di Heidi Horten
La corrispondenza 11.02.2022, 07:05
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Il lato oscuro della medaglia
Secondo una ricerca pubblicata pochi mesi prima dell'asta, Helmut Horten sarebbe stato "intensamente coinvolto nell'acquisizione di aziende ebraiche" e avrebbe "tratto profitto dalla situazione dei proprietari ebrei" durante il periodo nazista. Il rapporto di ricerca del 2022, condotto da uno storico tedesco, avrebbe anche confermato che Helmut Horten - membro del partito nazista - avrebbe utilizzato il lavoro forzato. Heidi sposò Helmut nel 1966. Christie's non ha inizialmente incluso queste informazioni nel materiale informativo sulla vendita. La casa d'aste ha poi riconosciuto le circostanze controverse della ricchezza di Helmut Horten.
La casa d'aste parla di beneficenza
Da parte sua, Christie's ha dichiarato che tutti i gioielli sono stati acquistati nell'arco di oltre 50 anni, a partire dai primi anni '70, più di un quarto di secolo dopo la cacciata dei nazisti dal potere alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La casa d'aste ha precisato di aver accettato la collezione con l'intesa che tutti i proventi sarebbero stati destinati dalla Fondazione Heidi Horten a cause benefiche, tra cui il sostegno della ricerca medica e il benessere dei bambini. Christie's ha aggiunto che, da parte sua, destinerà una parte significativa dei suoi proventi derivanti dall'asta alle organizzazioni che promuovono la ricerca e la conoscenza sull'Olocausto.

RG 7.00 del 11.05.2023 - Il servizio di Lucia Mottini
RSI Info 11.05.2023, 10:13
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