Un chiaro "sì" alla revisione della legge sul cinema e a quella concernente la normativa sui trapianti. Un'approvazione ancora più netta, per il rafforzamento della partecipazione della Confederazione a Frontex. Sono i termini del triplo "sì" espresso oggi dal popolo e ampiamente preconizzato dai sondaggi in vista del voto.
La modifica della legge sul cinema, che vincola ora le piattaforme streaming a destinare a produzioni svizzere almeno il 4% del loro fatturato - ha avuto il favore del 58,4% dei votanti. I "no" hanno prevalso solo a Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo, Sciaffusa, Turgovia e Appenzello Interno. Chiara approvazione anche per la revisione di legge che in materia di trapianti introduce il principio del consenso presunto: a sostenerla è stato il 60,2% e quasi la totalità dei cantoni (contro solo Sciaffusa, Svitto, Appenzello Interno ed Esterno). Decisamente più netto, infine, il margine di consensi per il potenziamento del contributo elvetico a Frontex: ben il 71,5% dei votanti a favore.
Berset e Maurer, visibilmente soddisfatti, nella conferenza stampa indetta dal Governo per commentare i risultati delle votazioni
La seconda tornata di votazioni federali dell'anno si è così risolta in un chiaro sostegno alle posizioni espresse in vista del voto dal Parlamento e dal Consiglio federale. Il chiaro risultato per la modifica della legge sul cinema ha evidenziato la rilevanza culturale della produzione cinematografica per la Svizzera, ha dichiarato Alain Berset nella conferenza stampa indetta dal Governo per commentare gli esiti delle votazioni. Il ministro ha aggiunto che per i consumatori non cambierà molto e che le piattaforme streaming avranno tempo a sufficienza per prepararsi al cambiamento.
"È una buona notizia per tutte le persone in attesa di una donazione d'organi", ha quindi affermato Berset commentando l'approvazione della modifica di legge in materia. Circa il seguito da dare al dossier "tutta la popolazione dovrà essere ben informata, anche coloro che parlano una lingua estera", ha sottolineato il ministro della sanità, precisando che occorrerà spiegare bene cosa si tratterà di fare per manifestare la propria volontà. Sul tema le campagne d'informazione saranno gestite dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
È stato quindi Ueli Maurer a illustrare le considerazioni del Governo dopo il netto "sì" del popolo alla revisione di legge su Frontex. "Il Parlamento e il Consiglio federale sono ovviamente riusciti a dimostrare i vantaggi" della normativa. "Di conseguenza siamo ancora nel sistema di informazione e di rintracciamento Schengen", ha dichiarato il ministro delle finanze, sottolineando l'importanza di questa integrazione per la sicurezza della Svizzera. la questione dei diritti fondamentali assumerà quindi un'elevata rilevanza per la Confederazione, ha aggiunto il consigliere federale in riferimento alle forti critiche rivolte all'operato dell'Agenzia europea.
Vincitori e vinti: il quadro delle reazioni
"Oggi gli elettori hanno preso un impegno chiaro nei confronti della cinematografia svizzera", ha dichiarato il consigliere nazionale e presidente dell'associazione Cinésuisse Mathias Aebischer (PS/BE), sottolineando che a beneficiarne saranno il pubblico, le PMI del ramo e anche il turismo. Sul fronte dei contrari al primo oggetto il PLR parla invece di una modifica di legge "paternalistica", sostenendo che la qualità non migliorerà con un consumo obbligatorio regolato per legge.
Dopo l'approvazione della modifica della legge sui trapianti il comitato a favore ha espresso soddisfazione, aggiungendo però che si tratta ora di guardare avanti: il prossimo passo consisterà in effetti nel concentrarsi sulla campagna d'informazione sul cambio di paradigma sancito dal consenso presunto. Molte persone sono mal informate sul tema della donazione di organi e sulla morte cerebrale, afferma invece il comitato che ha promosso il referendum contro la revisione. "Abbiamo avuto poco tempo per raggiungere tutti", ha dichiarato, deluso, il copresidente dei referendisti Alex Frei.
Un sostegno anche al di là delle previsioni ha invece premiato il contributo svizzero al potenziamento dell'Agenzia UE di guardia di frontiera e costiera. La prospettiva, nel caso di un "no", di un'uscita automatica della Svizzera da Schengen è stata presa in considerazione dalla popolazione, ha dichiarato dal versante dei favorevoli il consigliere nazionale Damien Cottier (PLR/NE). Ed "è positivo per la Svizzera" che non sia stata aggiunta un'ulteriore "difficoltà nel suo rapporto con l'Unione Europea", ha sottolineato. Il comitato referendario NoFrontex si è invece detto assai deluso dall'esito delle urne, sostenendo che la Svizzera si rende in tal modo complice di lutti e violenze contro decine di migliaia di persone. "Questo risultato è pure vergognoso per un Paese che sostiene di essere Stato di diritto e di tradizione umanitaria", ha commentato l'esponente del comitato Sophie Guignard.
Votazioni federali ed elezioni grigionesi
Telegiornale 15.05.2022, 14:35