Una domenica all'insegna del voto

Se non é un "Super Sunday", poco ci manca. Per questa domenica alle urne, infatti, non si vota solo su temi federali, ma anche per le elezioni nei Grigioni, su un referendum in Ticino e, in vari altri cantoni, su temi di rilevanza locale. Quanto basta per alimentare molte attese e registrare, una volta noti i risultati delle urne, una miriade di reazioni e commenti.

Oggi, ricordiamo, il popolo avrà l’ultima parola su tre oggetti federali che debbono superare lo scoglio del referendum: nell’ordine, la legge sul cinema modificata in funzione dello streaming, la revisione della legge sui trapianti e il rafforzamento del contributo elvetico a Frontex.

Riflettori puntati sui Grigioni, quindi, per il voto che sancirà il rinnovo dei poteri cantonali. Per quanto concerne il Gran Consiglio saranno le prime elezioni dal passaggio, deciso alle urne lo scorso anno, dal sistema maggioritario a quello biproporzionale: 491 sono i candidati in lizza per i seggi del Legislativo. La corsa ai 5 seggi del Governo retico si svolge invece sempre in base ad un sistema maggioritario senza doppio turno e vede la partecipazione di 7 candidati, fra i quali 3 consiglieri di Stato uscenti.

Parlamento retico e nuovo sistema elettorale: il video esplicativo diffuso dal cantone

In Ticino, invece, l’attenzione si concentra sulla decisione dei cittadini in materia di freno alle spese: deve infatti passare la prova delle urne il decreto legislativo che punta al pareggio del conto economico del cantone, entro la fine del 2025, con misure di contenimento della spesa pubblica e senza riversamento di oneri sui comuni.

E negli altri cantoni? Diverse sono le votazioni in programma su temi di particolare rilievo. Come nel canton
Zurigo, dove gli aventi diritto sono chiamati a pronunciarsi su ben 4 oggetti: il diritto di voto a partire dai 16 anni, tema già da tempo in discussione in diversi cantoni, un’iniziativa per un congedo parentale di 18 settimane destinato sia ai padri che alle madri, un soggiorno minimo di 2 anni in un comune del cantone per gli stranieri che intendono chiedere la naturalizzazione e l’iscrizione nella costituzione zurighese del principio della protezione del clima.

È quindi il dossier della fiscalità, oggi, a tener banco in alcuni cantoni. Nel canton
Soletta, ad esempio, si vota su alcuni oggetti, fra i quali un’iniziativa e un controprogetto che concernono un calo della tassazione a carico dei redditi medio-bassi. Una revisione di legge più articolata è invece sottoposta ai cittadini del canton
Argovia: essa prevede, segnatamente, una diminuzione delle imposte per le aziende che realizzano utili superiori ai 250’000 franchi, un aumento per le persone fisiche delle deduzioni per l’assicurazione malattia e, sempre a loro beneficio, una riduzione delle tasse sugli interessi legati al capitale risparmiato. Tassazione in evidenza anche nel canton
Sciaffusa, dove oggi si vota su un’iniziativa volta a contenere gli effetti della crisi causata dalla pandemia, attraverso un temporaneo aumento delle imposte per coloro che hanno patrimoni superiori ai 2 milioni di franchi.

I diritti popolari sono quindi al centro di una votazione in programma nel canton Berna. Qui, attualmente, il Gran Consiglio può proporre un cosiddetto “progetto alternativo” ad un oggetto di emanazione popolare da sottoporre alle urne. Il popolo può quindi scegliere una delle due varianti, oppure respingerle entrambe. Tramite invece un “progetto popolare”, sostenuto da almeno 10’000 firme, i cittadini possono promuovere un referendum o un controprogetto su una data legge nei 3 mesi successivi alla sua pubblicazione. Possono farlo, però, solo se il Legislativo rinuncia a proporre un “progetto alternativo”. Una modifica della Costituzione cantonale punta quindi a eliminare la possibilità che il Parlamento ricorra a questo strumento per ragioni tattiche, avvalendosi in tal modo di una sorta di veto. Essa, se approvata, sancirebbe la preminenza dei progetti popolari rispetto a quelli alternativi emanati dal Gran Consiglio.

A una riforma istituzionale è legata una delle votazioni indette per oggi nel canton
Neuchâtel. Un’iniziativa chiede la creazione di una “Corte dei conti” analoga a quelle già esistenti a Ginevra e nel canton Vaud. L’obiettivo è di assicurare un controllo indipendente dell’amministrazione cantonale, dei comuni, delle istituzioni di diritto pubblico e di alcuni enti privati che beneficiano di sovvenzioni. Governo e Gran Consiglio, attraverso un controprogetto diretto, propongono invece di assegnare rafforzate funzioni di controllo al Legislativo e al Controllo cantonale delle finanze.

Anche la socialità sarà fra i temi dominanti di questa domenica alle urne. A Basilea Campagna si vota su una revisione di legge volta a introdurre un sistema di bonus-malus per gli aiuti sociali: il progetto prevede che i beneficiari di lunga durata percepiscano meno denaro; aiuti supplementari sarebbero di converso destinati a coloro che seguono un programma occupazionale o sono in formazione. Ancora a Soletta passa all’esame dei votanti un’iniziativa volta a ridurre sensibilmente le prestazioni sociali per i richiedenti l’asilo senza permesso di soggiorno e per le persone ammesse a titolo provvisorio.

Concerne la motorizzazione un’iniziativa su cui oggi devono pronunciarsi i cittadini del
Giura: essa chiede di abbassare le imposte di circolazione, che sono giudicate troppo onerose dai promotori del testo. Le modalità di calcolo delle imposte dovrebbero quindi essere riformulate in modo da avvicinarle significativamente alla media svizzera. Il Governo giurassiano avversa il testo, sostenendo che la sua implementazione avrebbe conseguenze nefaste per le casse cantonali.

Nel canton Glarona, dove a inizio mese è tornata a riunirsi la Landsgemeinde dopo 3 anni di sospensione a causa della pandemia, si procederà oggi al rinnovo del Legislativo, il Landtag. Sono 400 i candidati in corsa per i 60 seggi dell'assemblea parlamentare.

Nella Svizzera italiana sono infine in programma alcune consultazioni a livello locale. Come a
Morbio Inferiore, dove è sottoposta a referendum la concessione di un credito volto alla costruzione di un nuovo ecocentro comunale. I cittadini di
Personico sono chiamati alle urne per esprimersi su un aggiornamento del regolamento per la fornitura di acqua potabile. A
Poschiavo si vota invece su due richieste di concessione concernenti il torrente Val Pednal: una per lo sfruttamento idroelettrico delle acque e l'altra per il prelievo d'acqua ai fini dell'irrigazione.

Tutto questo, e molto altro ancora, per una domenica alle urne che la RSI seguirà, a partire dalle 12.00, proponendo un'ampia copertura informativa sul web, in televisione, alla radio, sulle nostre pagine social e su quelle di Teletext.

Alex Ricordi