Mentre ci si avvicina alle votazioni federali del 15 maggio, tutti e tre gli oggetti in votazione godono ancora del sostegno dei cittadini svizzeri. Stando alle tendenze scaturite dal secondo sondaggio SSR sui tre temi, sia la revisione della legge sul cinema che la modifica della legge sui trapianti e l'ampliamento del finanziamento di Frontex sarebbero stati approvati se si fosse votato il 24 aprile.
Rispetto al primo rilevamento effettuato dall'istituto gfs.bern a marzo, i progetti su cinema (dal 59% al 56%) e trapianti (dal 63% al 61%) hanno visto leggermente diminuire la tendenza al "sì", mentre la revisione relativa a Frontex gode di un sostegno in crescita (dal 63 al 69%).
Il quadro riassuntivo delle tendenze sui tre oggetti in votazione
Sì alla Legge sul cinema, ma i contrari aumentano
La legge sul cinema appare in leggera perdita di favori rispetto al primo rilevamento dell'istituto demoscopico bernese, ma sarebbe ancora approvata con una maggioranza del 56%. A far vacillare la larga approvazione registrata a marzo è il campo degli indecisi, che ad aprile si sono avvicinati al "no". La polarizzazione tra elettori di sinistra e di destra si è accentuata, con le fila dell'UDC sempre più serrate e le persone vicine al PLR ormai convinte ad affossare il progetto. Se nei partiti di centro si tende ancora a essere favorevoli, con opinioni che però spesso divergono tra la varie sezioni, a sinistra PS e Verdi restano solidi nel campo del "sì".
La proposta di legge si caratterizza inoltre per un forte carattere regionale: nella Svizzera tedesca si constata una leggera maggioranza di favorevoli, mentre nelle regioni latine l'approvazione è forte e decisa. A convincere è in particolare l'argomentazione che in caso di approvazione si potrà godere di una più grande varietà dei programmi. Per gli scettici, si tratta soprattutto di un'ingerenza inutile contro la libertà economica.
Evidente il contrasto d'opinione tra gli italofoni e il resto del Paese
Diminuiscono gli indecisi, la legge sui trapianti convince
Il 24 aprile più del 61% di chi desidera partecipare alla chiamata alle urne si sarebbe espresso in favore della proposta sui trapianti. A respingerla sono in particolare i simpatizzanti dell'UDC e chi è generalmente scettico sull'operato del Governo. Nell'identikit dei contrari ci sono soprattutto germanofoni, anziani e in generale persone dal reddito medio e con un livello di formazione non avanzato. È l'unico gruppo in cui le opinioni sull'oggetto di voto si dividono a metà, con il "sì" comunque leggermente avanti.
Se praticamente tutti i cittadini interpellati (80%) concordano che in Svizzera vi siano troppe poche donazioni d'organi, tra i contrari alla revisione di legge sostenuta da Governo e Parlamento continuano a fare breccia la l'idea che lo Stato non debba immischiarsi in decisioni così personali e la preoccupazione che si possano prelevare degli organi da una persona che non ha esplicitamente dato il suo consenso. Nello schieramento dei favorevoli, c'è largo sostegno a delle sovvenzioni pubbliche che possano salvare delle vite e si vede di buon occhio lo sgravio morale che la nuova legge porterebbe ai cari di una persona deceduta.
Opinioni ormai ben formate in tutta Svizzera
Frontex, ci si aspetta un'approvazione
Un 69% di "sì" a fronte di un 25% di "no". Il voto su Frontex appare sempre più delineato e ne sono convinti anche gli elettori, considerando che il 78% degli interpellati prevede già un'approvazione il 15 maggio. Secondo le analisi di gfs.bern, all'inizio della campagna le posizioni erano molto più frammentate, sia all'interno della destra che della sinistra. Attualmente il 60% dei votanti risulta già abbastanza convinto della sua intenzione di voto e il margine di manovra per dei cambiamenti risulta piuttosto ridotto.
La Svizzera italiana appare come la regione più dubbiosa sul progetto di legge, ma lo approverebbe ugualmente. Da notare che la percentuale di "sì" tra il primo e il secondo sondaggio è calata dal 66% al 56%, in contrapposizione con la tendenza nazionale che ha visto i favorevoli aumentare dal 63% al 69%.
Situazione più equilibrata nella Svizzera italiana
Partecipazione sotto la media
Il 44% degli aventi diritto di voto è propenso a partecipare al voto del 15 maggio. Si tratta di un valore leggermente inferiore alla media 2011-2020 (46%), che dimostra come le tre campagne non abbiano attirato nuovi gruppi di votanti. In leggera crescita la partecipazione giovanile, mentre si prospetta una lieve smobilitazione delle persone che non hanno fiducia nel Consiglio federale.
Il sondaggio di gfs.bern
I risultati del sondaggio, effettuato fra il 20 e il 27 aprile, sono stati elaborati sulla scorta delle risposte pervenute attraverso interviste telefoniche e sulle pagine appositamente allestite sui portali d'informazione della SSR. Vi hanno partecipato 4'316 persone della Svizzera tedesca, 1'611 dalla Svizzera francese e 388 dalla Svizzera italiana. Il margine d'errore statistico, per eccesso o per difetto, è stimato a un valore di 2,8 punti percentuali.