La peste suina africana sta avanzando in modo preoccupante in Europa. Nel giro di pochi anni, la malattia altamente pericolosa per i cinghiali e i maiali domestici ma innocua per l'essere umano, si è diffusa dalla Georgia verso occidente raggiungendo Polonia, Estonia, Lettonia, Slovacchia, Grecia, Lituania, Romania, Ungheria e Bulgaria. Ultimamente è comparsa anche in Germania e le autorità elvetiche sono ormai certe che l'epidemia arriverà anche in Svizzera. Per essere pronti all'evenienza in questi giorni è in corso una esercitazione nazionale diretta dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) che, in collaborazione con i servizi veterinari cantonali, simula quanto capiterebbe nel caso in cui la peste suina africana (quasi sempre fatale per gli animali) dovesse diffondersi nelle aziende suinicole e nelle aree forestali di tutta la Confederazione.
Peste suina in Svizzera
Telegiornale 03.11.2021, 21:00
"Attualmente, la peste suina africana rappresenta una delle maggiori minacce per la fauna. Dobbiamo essere pronti a una sua possibile comparsa in Svizzera", afferma il direttore dell’USAV Hans Wyss, spiegando che "sarebbe un’emergenza che metterebbe tutti i servizi veterinari cantonali sotto forte pressione".
Lo scopo dell'esercitazione che si concluderà giovedì è di verificare l’efficacia della risposta alla crisi e la collaborazione tra le autorità federali, i servizi cantonali e le autorità del Liechtenstein. Un ruolo centrale lo ha l’Istituto federale di virologia e di immunologia che è il laboratorio nazionale di riferimento per gli agenti patogeni virali altamente contagiosi ed è l’unica struttura in Svizzera in grado di diagnosticare il virus che causa la malattia descritta per la prima volta in Kenya esattamente 100 anni fa. Tutti i campioni raccolti sono analizzati nell’ala di alta sicurezza del laboratorio di Mittelhäusern.
Bisogna evitare importazioni di carne dalle zone colpite
Le autorità federali sconsigliano vivamente ai viaggiatori di portare con sé carne suina o di cinghiale dalle zone colpite dalla malattia e, in generale, di gettare i rifiuti di carne in natura. Il consumo di carne suina non rappresenta un pericolo per l’essere umano, ma i cinghiali o i suini potrebbero mangiare tali rifiuti e generare un nuovo focolaio della malattia.
Allevatori invitati a essere vigili
Peste suina africana | Sintomi clinici nei suini - come e quando reagire?
I detentori di suini sono invitati a contattare senza indugio il veterinario se qualcuno dei loro animali dovesse mostrare sintomi poco chiari.