L'applicazione per tracciare i contatti si chiamerà Swiss PT e sarà disponibile per tutti a partire da giugno. Lo ha reso noto venerdì il Consiglio federale, precisando che il suo utilizzo "contribuirà a farci tornare insieme alla normalità più rapidamente", in concomitanza con l'allentamento delle restrizioni dovute al coronavirus. L'app Swiss PT, dove PT sta per "proximity tracing" (tracciamento di prossimità), è un software che viene installato sullo smartphone in maniera volontaria.
Come funziona
Dopo l'installazione, il telefono "invia tramite Bluetooth delle ID criptate, i cosiddetti 'checksum', lunghe stringhe di caratteri generate casualmente. Se un altro smartphone sul quale è installata la stessa app si trova a meno di due metri di distanza per complessivamente più di 15 minuti nel corso di una giornata, i dispositivi si scambiano i checksum. Viene così creato un elenco locale di checksum ricevuti dai dispositivi ai quali si è stati vicini per un certo tempo. In questo modo vengono registrati gli incontri epidemiologicamente rilevanti", si legge in una nota. Questi checksum vengono eliminati automaticamente dal dispositivo dopo tre settimane.
La segnalazione
Un utente che dovesse risultare positivo al coronavirus riceve dall'ufficio del medico cantonale un codice COVID che gli permette di attivare la segnalazione sull'applicazione. In questo modo si evitano false segnalazioni. Quindi, tutti coloro "che si sono trovati complessivamente per 15 o più minuti a una distanza inferiore a 2 metri circa da una persona infetta durante il periodo del rischio di contagio ricevono automaticamente e in forma anonima un messaggio che segnala loro che vi è la possibilità che siano stati contagiati. Dopodiché possono rivolgersi alla hotline indicata nell'app per sapere come procedere", precisa una nota di Berna, in cui si assicura che: "La sfera privata resta protetta in ogni momento".
Rassicurazioni sulla privacy
La sfera privata resta protetta, assicura il Governo: "L'app serve esclusivamente a contenere il nuovo coronavirus. Non vengono raccolti dati personali o sugli spostamenti degli utenti. Inoltre i dati che riguardano i contatti descritti non vengono salvati centralmente, ma rimangono sullo smartphone e non lasciano il dispositivo dell'utente".
RG 08.00 del 08.05.20 - L'intervista di Elena Boromeo a Paul-Olivier Dehaye
RSI Info 08.05.2020, 08:05
Base legale e scadenze
Il Consiglio federale sta preparando un'apposita modifica di legge per creare una base legale. Nel giugno del 2020 è attesa la decisione del Parlamento sulla base legale, dopodiché l'app potrà essere messa a disposizione in tutto il Paese.
Il sistema è stato sviluppato su mandato dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)con il sostegno dell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) e dei due Politecnici federali di Zurigo e di Losanna, nonché dell'azienda svizzera Ubique.
Come funziona l'app per il tracciamento
Telegiornale 08.05.2020, 20:00
L'opinione di Bruno Storni
Telegiornale 08.05.2020, 20:00