È trascorso esattamente mezzo secolo dalla votazione dell'iniziativa popolare, proposta dalla destra e spinta con convinzione da James Schwarzenbach, contro il cosiddetto inforestierimento e che mirava a ridurre drasticamente il numero degli stranieri in Svizzera.
Il 7 giugno 1970 l'iniziativa, che chiedeva un tetto massimo di stranieri pari al 10% della popolazione elvetica, venne respinta dal 54% dei votanti. Quel giorno, i contrari superano di poco i favorevoli e la partecipazione al voto fu da record (75%). L'iniziativa aveva infatti infiammato il dibattito pubblico e catalizzato l'attenzione dei media.
I favorevoli, secondo cui i numerosi immigrati per lavoro (in grandissima maggioranza italiani) faticavano ad integrarsi, sottolineavano un bisogno di difendere l'identità e il benessere svizzero. Per i contrari, invece, rinunciare alla manodopera straniera in così alta scala avrebbe creato grossi problemi in molti settori economici.
La votazione toccò da vicino il Ticino, cantone in cui all'epoca dimoravano quasi 50'000 lavoratori stranieri.
Approfondimento, 50 anni dopo Schwarzenbach
Il Quotidiano 08.06.2020, 21:00