La politica ticinese che corre alle elezioni federali d’ottobre dice trentatré… 33 sono le liste per il Consiglio nazionale, depositate alla scadenza del termine di legge, che era fissato per lunedì alle 18. La Cancelleria dello Stato di Bellinzona comunica che alla corsa per la Camera bassa si sono presentati in 256, tra candidate e candidati, mentre per il Consiglio degli Stati sono state depositate 11 proposte di candidatura.
Le ultime liste ad arrivare, oggi, in Cancelleria sono state quelle di Più Donne, Unione democratica di Centro ed Helvetica. Liste che vanno ad aggiungersi a quelle già consegnate negli scorsi giorni. Si tratta di un record. Anche il numero dei candidati è il più alto di sempre. Basta un confronto con il 2019: quando i candidati erano 160. Oggi sono 256 e il 40% di loro è una donna.
L’esplosione di liste e di nomi si traduce, è la reazione a caldo del cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri, “in un maggior lavoro perché avremo un blocco di voto più corposo, pur rientrando ancora - nota sorridendo - nei limiti concessi dalla Posta per l’invio tramite busta. A questo si aggiunge un problema legato al sorteggio delle liste, abbiamo dovuto recuperare nuove palline. Visto che ne avevamo solo 30. Ne abbiamo dovute comprare di nuove”.
Ora parte il lavoro di verifica. Al rappresentante della proposta è concesso un termine entro il 21 agosto 2023 per rimediare a eventuali lacune o a vizi formali. “La verifica è già iniziata sulle liste consegnate in precedenza – dice Coduri -. Adesso si tratta di verificare l’eleggibilità dei candidati proposti e ovviamente anche le caratteristiche richieste dalla legge per i proponenti”.
Tanti nomi da scrutinare, ma nello spoglio, conclude il cancelliere, “non dovrebbero esserci problemi perché per il Nazionale si vota una scheda con al massimo otto candidati”.
33 liste ticinesi per le elezioni Federali
Il Quotidiano 07.08.2023, 19:00
Osservando più da vicino le liste, si nota che la congiunzione è stata scelta per la corsa agli Stati da chi vuole più certezze, per riconfermare la propria presenza e da chi, come a sinistra, non vuole perdere il posto lasciato libero da Marina Carobbio-Guscetti. I seggi agli Stati sono due, inutile farsi guerre troppo cruente. Lega e UDC a sostegno del presidente nazionale dell'Unione democratica di centro, Marco Chiesa, l'ala rosso verde, a sostegno di Greta Gysin e Bruno Storni. Corrono per la propria lista, gli altri candidati come Alex Farinelli per i liberali radicali e Fabio Regazzi per il Centro. E poi arrivata poco prima delle 18, la candidatura per gli Stati di un nome conosciuto dalla politica, Jacques Ducry con Costituzione radicale. E infine c'è l'esplosione delle sotto liste.
Quando alla dea bendata, evocata sopra da Coduri, l'ordine di successione delle liste per l’elezione del Consiglio nazionale e delle candidature del Consiglio degli Stati verrà stabilito dal Consiglio di Stato mediante sorteggio il prossimo martedì 22 agosto, alle 8.30, in seduta pubblica a Palazzo delle Orsoline.
Le undici proposte di candidatura per gli Stati comprendono i seguenti nomi: Bruno Storni (PS); Massimiliano Ay (No UE – No NATO); Greta Gysin (Verdi); Fabio Regazzi (il Centro); Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi – UDC); Evelyne Battaglia-Richi (Verdi Liberali ); Alex Farinelli (Partito liberale radicale ticinese); Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro), Werner Nussbaumer (HelvEthica Ticino), Simone Conti (Costituzione Radicale), Jacques Ducry (Costituzione Radicale)