“La mia intenzione era quella di dire: guardate anche ciò che Ginevra e la Svizzera romanda possono offrire. Non penso che siamo in guerra, ma si tratta di una battaglia per attirare l'attenzione”. Sono parole di Adrien Genier, direttore di Ginevra Turismo, finito al centro della polemica per un appello agli svizzeri tedeschi a preferire per una volta la Romandia al Ticino.
“Non solo il Ticino, anche noi vi amiamo” ha dichiarato in un’intervista al Blick, ricordando i vantaggi della sua regione. “Dimenticate per una volta il Ticino, venite in Romandia, venite a Ginevra. Siamo pronti ad ospitare i turisti durante l’estate. L’appello non è piaciuto a Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo. “È stato un po' infelice comparare delle località della Svizzera romanda, specificando che sono altrettanto belle delle destinazioni ticinesi", dichiara in un’intervista rilasciata alla RSI.
I confederati, va ricordato, rappresentano solitamente il 70% del bacino turistico per il Ticino. A Ginevra meno del 20%, perché sulle rive del Lemano a farla da padrone è il turismo internazionale.
“Mancando grandissima parte di turismo internazionale chiaramente anche loro cercano di fare quello che possono e quindi logicamente vanno ad attaccare il nostro bacino storico che era la Svizzera tedesca – dichiara Trotta -. Io avevo già menzionato il termine guerra di marketing a inizio marzo perché già si prevedeva che tutto il mercato si sarebbe rivolto ai clienti interni”.
Trotta però non lo nasconde: si sarebbe aspettato un po' più di fair play. Questa strategia di comunicazione non rischia di innescare una guerra intestina tra regioni? Giriamo la domanda a Genier. “No - risponde il direttore di Ginevra turismo - tutti in questo momento vogliono mettere in evidenza i propri punti forti, ma la Svizzera ha un'offerta turistica sufficientemente ricca e diversificata da poter evitare sia una guerra dei prezzi sia una concorrenza diretta. Io credo che possiamo essere complementari. C'è senz'altro il modo di conciliare il Ticino con un viaggio a Ginevra e nella Svizzera tedesca”.