Ella Fitzgerald
Bourbon Street

Colori e suoni del jazz contemporaneo

Registrazioni perdute, quartetti d’archi e nuove storie

  • 05.03.2025
  • 43 min
  • Patricia Barbetti
  • Keystone
Scarica

È uscito il 28 febbraio un disco di registrazioni perdute di un concerto di Ella Fitzgerald del 1967, registrato live all’Oakland Coliseum, dopo aver languito per decenni nella collezione privata di Norman Granz, noto fondatore della Verve. The Moment of Truth: Ella at the Coliseum contiene una serie di standard, tra cui Mack the Knife, Bye Bye Blackbird, Let’s Do It e You’ve Changed. Fra le nuove voci del jazz quella del pianista belga-giapponese Alex Koo, uno che sfida l’essere incasellato in un particolare genere o stile, versatilità al servizio del coinvolgimento emotivo, in un gioco di squadra con la batteria di Dré Pallemaerts e il contrabbasso di Lennart Heyndels , con il noto trombettista Ambrose Akinmusire in alcuni brani; un disco uscito per la W.E.R.F. a inizio febbraio intitolato Blame It on My Chromosomes. E da Oakland, California, arriva il sound crossover del già citato Ambrose Akinmusire, e qui si va dal postbop alla musica cameristica, passando dal jazz d’avanguardia. Bastano poche note del suo ultimo album, Honey from a winter stone per la Nonesuch, per capirlo. Disco che ospita, fra gli altri, il Mivos Quartet. Sempre più presenti i quartetti d’archi in progetti jazzistici, o quartetti d’archi dediti anche al jazz, come il rinomato Quatuor Ebène che, col significativo titolo Milestones, celebra i suoi venticinque anni di vita con dediche a Miles Davis, Wayne Shorter, Charles Mingus e altri. Completa il viaggio June del pianista ticinese Gabriele Pezzoli, per l’elvetica Altrisuoni ancora in trio con Cèdric Gisler e Brian Quinn, imprescindibile formazione per lui, perché: «In trio si può davvero fare di tutto.»

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare