Tomorrowlands è il titolo di questa puntata di Bourbon Street che per iniziare intende gettare uno sguardo in avanti sulla musica del presente, firmata da una delle coppie più creative di musiciste nordamericane di oggi, Myra Melford e Allison Miller. Pianista ben nota la prima, batterista impeccabile la seconda, a loro si uniscono Dayna Stephens e Scott Colley per otto composizioni originali di tutti e quattro i musicisti. Torna a registrare e pubblicare anche il trio Helveticus, tre generazioni di jazz svizzero che, come recita il titolo di questo nuovo disco di Daniel Humair, Heiri Känzig e Samuel Blaswer, Our way… a modo loro sfoderano una gran bella alchimia, che si dipana fra ritmiche seducenti e intriganti improvvisazioni, con momenti di pura poesia, come i due brani che di amore parlano e che noi ascolteremo. Elvetica la collocazione e la registrazione inedita data recentemente alla luce dal mack Avenue music gruop, un concerto storico tenutosi sessanta anni fa al Teatro Apollo di Lugano col mitico trio di Oscar Peterson, con lui alla sezione ritmica Ray Brown e Ed Thigpen. Fra i vari standard scelti per la serata, un bell’omaggio di Peterson alla moglie Kelly, che sul libretto interno ricorda momenti di vita del magico trio. E in questa puntata di Bourbon Street si vuole dar spazio anche a Milestones, album che rende omaggio nel suo titolo a Miles Davis e alla sua omonima raccolta del 1958, pietra miliare del jazz moderno. Il Quatuor Ébène – più noto per musica classica cameristica, ma non è raro vederli spostare altrove - presenta reinterpretazioni di due brani di Miles Davis e di musiche, tra gli altri, di luminari del jazz, Charles Mingus, Thelonius Monk, Toots Thielemans e Michel Portal.
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