"La gatta cenerentola" di Concetta Barra, EMI records (dettaglio di copertina)
Grand Bazaar

“La gatta Cenerentola” e l’album “Nascette mmiez’o mare” (3./4)

Concetta Barra: l’oro di Napoli 

  • 03.04.2025
  • 40 min
  • Christian Gilardi
  • emirecords.com
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La terza di quattro puntate della trasmissione radiofonica Grand Bazaar a cura di Christian Gilardi (RSI) dedicate a Concetta Barra, è disponibile per l’ascolto in podcast. 

L’esperienza artistica di Concetta Barra nella collaborazione con Roberto De Simone diventa un crocevia tra canto di tradizione e teatro, nell’idea che ne aveva l’etnomusicologo e musicista campano. Ovvero, come catarsi, rito collettivo in cui una comunità si riappropria delle radici comuni e riafferma i valori su cui fonda la propria identità, affrontando le paure più arcaiche, i tabù, i riti di iniziazione, i drammi sociali.

Così è per il capolavoro La gatta Cenerentola, una favola in musica in tre atti (melodramma moderno e antico nello stesso tempo), ispirata alla favola omonima contenuta in Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile, edita fra il 1634 e il 1636. De Simone mescolò più versioni della stessa favola, rimaneggiando materiali scritti e orali e realizzando una delle opere più geniali nella storia del teatro italiano e non solo.

Commissionata per il Festival dei Due Mondi di Spoleto, in scena nel 1976 al Teatro Nuovo, fece il giro del mondo in una lunga tournée. Concetta Barra fu interprete di personaggi creati appositamente per lei ed è la sua voce a chiudere l’opera. Fu sempre De Simone a curare la sua prima incisione da solista, una pietra miliare del canto popolare campano, Nascette mmiez’o mare

Di questo e altro abbiamo raccontato alternando parole a musiche straordinarie.

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