La Scala. Architettura e città, questo il titolo del volume firmato da Pierluigi Panza, scrittore, giornalista e critico d’arte e d’architettura, edito da Marsilio Arte, dedicato alla storia architettonica del Teatro alla Scala. Un vero e proprio omaggio, presentato a poco più di due settimane dall’attesissima Prima del 7 dicembre, a quello che Stendhal definiva «il più bel teatro del mondo». Il volume, arricchito da schizzi, disegni, bozze di progetti, fotografie degli esterni e degli interni - indispensabili per comprendere l’evoluzione dell’edificio dalla nascita con Giuseppe Piermarini agli scenari attuali con Mario Botta - ripercorre la storia del Teatro dai tempi di Maria Teresa d’Austria a quelli di Napoleone, poi del Regno d’Italia e della Repubblica. Muovendo dall’assunto che «il teatro è sempre stato specchio delle trasformazioni della città, della società, del gusto e le ha, a sua volta, determinate», il volume, introdotto da Mario Botta, si articola in 11 capitoli. Che ripercorrono più di tre secoli di storia, con riferimento alle tappe fondamentali e alle vicissitudini del Teatro, passando per l’epoca risorgimentale e romantica, il Novecento fino alla contemporaneità. E con esse le trasformazioni strutturali, tecniche ed estetiche che lo hanno mantenuto fedele alla propria identità, pur modernizzandosi e modellandosi ai riti e ai costumi dei tempi.
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