L’ispirata lettura del repertorio sinfonico di Franz Schubert da parte della Scottish Chamber Orchestra sotto la guida del suo direttore principale Maxim Emelyanychev per l’etichetta scozzese Linn Records - il primo acclamatissimo album era stato dedicato, nel 2019, alla Sinfonia n. 9 in do maggiore “La Grande” D. 944 - prosegue con le Sinfonie n. 5 e n. 8 “Incompiuta”. La loro lettura della Quinta, composta nel 1816, ne ripropone con efficacia il carattere brillante, tratto che perfettamente si adatta all’approccio dinamico del giovane direttore di origine russa, ma anche lirico. Mentre dell’Ottava “Incompiuta” colpisce la tangibile quanto ferma volontà di condurre verso un “estremo sentire”, così come quel carattere teatrale che continuamente si alterna a momenti di ricercato intimismo. Una sorta di trasposizione del mondo liederistico schubertiano per una scrittura che, certamente, rappresenta una coraggiosa rottura rispetto alle sinfonie precedenti. A conclusione del programma monografico proposto, il Rondò in la maggiore, D. 438, con il primo violino della Scottish Chamber Orchestra, Stephanie Gonley, nel ruolo di solista.
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