"Soundtrack to a Coup d’Etat", 2023 Warboys Films
La Recensione

La colonna sonora di un colpo di Stato

La musica incise su aspetti politici internazionali

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Di: Alceste Ayroldi  

Soundtrack to a Coup d’Etat è un documentario del 2024 diretto da Johan Grimonprez sull’episodio della Guerra Fredda che portò i musicisti Abbey Lincoln e Max Roach a fare irruzione nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per protestare contro l’omicidio del leader congolese Patrice Lumumba.

Un documentario che tiene insieme gli aspetti politici e quelli musicali, del jazz, giusto a confermare quanto la Musica, quella vera, abbia contribuito a dei cambiamenti anche geo-politici.

Una mattina di febbraio del 1961, la cantante Abbey Lincoln e il batterista Max Roach irrompono nel Consiglio di sicurezza dell’ONU per protestare contro l’assassinio del primo ministro Patrice Lumumba del Congo appena indipendente. Sessanta manifestanti urlanti tirano pugni, sbattono i loro tacchi a spillo e provocano una scaramuccia con guardie impreparate mentre i diplomatici guardano sotto shock. La decolonizzazione capovolge il mondo, infondendogli un senso di speranza. E’ questa la traccia principale di questo documentario corposo (due ore e mezza), ottimamente strutturato e che lascia ampio spazio anche al jazz con gli interventi di Louis Armstrong, Nina Simone, Dizzy Gillespie e della trombonista Melba Doretta Liston.

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