Se nella scorsa puntata ci siamo immersi nel mondo delle canzoni in amarico (una delle lingue etiopi) che riguardano il Nilo azzurro, partendo da una ricerca pubblicata sul Journal of Water Governance, oggi riemergiamo e voliamo alto, per capire come un’indagine accademica di questo tipo possa dare un contributo fattivo alla pace, grazie alla cosiddetta diplomazia dell’acqua. La costruzione della Grande Diga della Rinascita Etiope ha infatti generato frizioni che tre Paesi rivieraschi - Egitto e Sudan, oltre all’Etiopia - faticano a ricomporre. Forse perché l’intero spazio negoziale è occupato “solo” da politici o da tecnici, e molto meno da coloro che potrebbero portare al tavolo la cultura e le emozioni, elementi troppo spesso negletti ma indispensabili per sperare di trovare accordi di pace stabili, soprattutto quando di mezzo c’è un elemento dal forte valore simbolico, come l’acqua.
A Rubik, Abebe Yirga ed Emanuele Fantini.
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