Nella giornata dedicata agli innamorati, il sentimento amoroso torna al centro della riflessione, un tema che da sempre è motore di innumerevoli storie e creazioni artistiche.
L’amore, spesso in opposizione alla caducità e alla morte, è stato per secoli una delle principali ispirazioni della musica, dalla lirica alle ballate popolari, dalle canzoni d’autore ai grandi classici della musica leggera.
Ma oggi, nella cosiddetta musica contemporanea, l’amore è ancora un protagonista indiscusso o è diventato un tema meno esplorato, se non addirittura un tabù?
Se analizziamo il panorama musicale attuale, sembra che il sentimento amoroso abbia perso quella centralità assoluta che aveva in passato. La musica pop e urban, per esempio, tende a raccontare relazioni in chiave più disillusa, tra desiderio, conflitto e individualismo. L’amore romantico viene spesso ridotto a dinamiche tossiche, a una dimensione carnale o a una sfida di potere tra i partner. In ambito indie e cantautorale, invece, troviamo ancora narrazioni intime e profonde, ma con un approccio più frammentato e personale, meno universale rispetto alle grandi dichiarazioni d’amore di un tempo.
E cosa ne è dell’amore trattato nei film, anche a livello musicale?
Insomma, è cambiato il modo in cui percepiamo l’amore o è cambiata la sua narrazione musicale? La società iperconnessa e frenetica ha reso il romanticismo obsoleto? Oppure l’amore si è solo trasformato, adattandosi ai nuovi codici emotivi e culturali?
Alessandro De Rosa e Giovanni Conti ne discuteranno con Giuliano Corti, drammaturgo, librettista, docente per diversi anni di sceneggiatura di drammaturgia dell’opera lirica e Daniele Abbado, regista.
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