Van Halen in concerto al Mandalay Bay Events Center, 2004
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Vita on the road

La dura vita dei “Roadies” senza pensione all’orizzonte

  • Reuters
  • Ieri
  • 31 min
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Di: Martino Donth e Giovanni Conti 

Un recente articolo apparso sul New York Times evidenzia come, i Roadies - le persone che fanno parte dell’entourage di grandi Rock Band e artisti durante mastodontici Tour internazionali - abbiano in media più di settant’anni. Tecnici, fonici o mano d’opera che quotidianamente si sottopongono ad estenuanti viaggi in bus, scaricare e montare infinito materiale: strumenti musicali, amplificazioni, una marea di cavi, illuminazioni e molto altro. Il concerto si protrae spesso fino alle prime ore del mattino, si tratta di mixare, occuparsi della regia luci, intervenire per cambi di strumenti, cambi di palco e molto altro. A serata terminata si smonta tutto e si ripete il giorno seguente. Si tratta di professioni che sono di fondamentale importanza per rendere possibile concerti-eventi di questo tipo.

Martino Donth e Giovanni Conti cercano di scoprire l’importanza storica della figura professionale del Roadie e della curiosa notizia in compagnia del musicologo Jacopo Tomatis insegnante di Popular Music ed Etnomusicologia all’Università di Torino e il giornalista Mauro Rossi, caporedattore della redazione Cultura e Società del Corriere del Ticino.

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