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Insieme contro il cancro infantile

Costituita a Berna l'associazione mantello per migliorare ricerca, cura e presa a carico

  • 16.02.2015
  • 29 min
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Un'associazione mantello per la cura e la presa a carico dei bambini malati di cancro. In occasione della giornata mondiale contro il cancro infantile, è stata costituita a Berna l’associazione “Cancro infantile in Svizzera”. La malattia colpisce ogni anno circa 200 bambini fino ai 14 anni e altri 100 dai 15 ai 20 anni. Nonostante i grandi risultati che la medicina ha raggiunto negli ultimi decenni, con tassi di guarigione dell’80 per cento, il cancro infantile rappresenta in Svizzera la seconda causa di morte tra i giovani, dopo gli incidenti stradali.

L’Associazione mantello “Cancro infantile in Svizzera” intende migliorare la collaborazione e le sinergie tra i diversi partner che si occupano dei giovani malati di cancro e delle loro famiglie. Tra gli obiettivi: aumentare l’efficacia delle cure mediche (già di buon livello) anche attraverso il miglioramento delle condizioni quadro della ricerca e dello sviluppo di terapie mirate; migliorare l'assistenza dei malati e il sostegno alle famiglie: dal punto di vista psicologico, sociale ma anche finanziario (per compensare la rinuncia a un reddito in famiglia per assistere il figlio malato). Come non bisogna dimenticare l’impegno nel cosiddetto “follow-up”, l’assistenza dopo la cura e la guarigione, considerato che in oltre due terzi dei giovani che hanno vinto il cancro, sopraggiungono complicazioni di lungo periodo. Tre settori d’intervento per i quali occorre anche colmare alcune lacune legislative.

Modem ne parla con: Nicolas von der Weid, presidente della neo costituita associazione “Cancro infantile in Svizzera”, nonché primario di emato-oncologia pediatrica al Kinderspital di Basilea ; “Pierluigi Brazzola, responsabile del servizio emato-oncologico del reparto pediatrico al San Giovanni di Bellinzona e membro dello “Swiss Paediatric Oncology Group”; Alba Masullo, direttrice della Lega ticinese contro il cancro; e la deputata al Parlamento federale Marina Carobbio, membra della Commissione sicurezza sociale e sanità del Consiglio nazionale.

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