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L'occhio sul Big Bang

Il nuovo telescopio spaziale James Webb dovrebbe aprire nuovi orizzonti per la scienza

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  • 22.12.2021
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Dopo mille vicissitudini e una serie di rinvii, il 24 dicembre, dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, dovrebbe essere lanciato nello spazio un nuovo telescopio chiamato a risalire ulteriormente nel tempo verso l’esplosione primordiale e a consegnarci inedite conoscenze sulle origini dell’universo e la sua formazione.

Il James Webb sarà il più grande, pesante e sofisticato telescopio mai portato lassù e questa volta verrà messo in orbita solare. NASA, ESA e l’Agenzia spaziale canadese sperano di realizzare, con esso, balzi nella scienza astronomica altrettanto importanti di quelli ottenuti con il popolarissimo Hubble, grazie a cui oggi sappiamo che l’espansione dell’universo accelera e non sta diminuendo come invece si supponeva, o con l’altrettanto popolare cannocchiale che nel 1600 indusse Galileo a togliere la terra dal centro dell’universo.

Quali sono le aspettative riposte nel nuovo telescopio? Riuscirà a dare una risposta sull'origine dell'universo, sulla presenza di vita al di fuori del nostro pianeta, o sulla composizione della materia oscura? Quali le sfide e le innovazioni tecnologiche che porta con sé?

Ne discutiamo con:

Nicolas Cretton, docente di fisica al Liceo Lugano II, astrofisico, membro del comitato di divulgazione dell’European Southern Observatory;

Bruno Storni, docente di tecnologie spaziali al Politecnico di Losanna.

Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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