Il 12 febbraio saremo chiamati alle urne per esprimerci, tra gli altri, sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese. Lo scopo della riforma è rendere il regime fiscale elvetico più conforme alle norme internazionali, pur mantenendo la competitività. La riforma quindi propone di abolire le imposizioni speciali per le multinazionali estere.
Per evitare che la Svizzera subisca una perdita di competitività, è prevista l’introduzione di misure di sgravio fiscale accettate a livello internazionale. In primo piano figura la promozione delle innovazioni. Inoltre, la Confederazione sosterrà i Cantoni per quanto riguarda le previste riduzioni dell’imposta sull’utile.
Contro la Riforma è stato lanciato un referendum. Gli oppositori stimano che ci saranno minori entrate per 3 miliardi di franchi e temono che a risentirne sarebbero gli enti pubblici, che avrebbero a disposizione meno soldi, e i contribuenti, che si vedrebbero aumentare le imposte. I favorevoli la ritengono necessaria per conservare l'attrattività della Svizzera e salvare 200'000 posti di lavoro.
Modem ne parla con
Vincenzo Cicero, Co-segretario sindacale UNIA, sezione Sottoceneri
Sergio Rossi, professore macroeconomia Uni FR
Samuele Vorpe, responsabile centro competenze tributarie della SUPSI
Stefano Modenini, direttore AITI
Per saperne di più
Il dossier RSINews Verso il 12 febbraio
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