Il viaggio europeo del presidente cinese Xi Jinping. Dapprima in Francia, forse il paese meno “atlantista” tra gli alleati NATO europei. Poi in Serbia e Ungheria, dove la Cina sta investendo massicciamente nell’ambito della Via della Seta e non solo.
Tre paesi e uno sguardo che il leader cinese volge soprattutto a Washington per ricordare all’antagonista che la Cina nel Vecchio Continente non è isolata. Ma se Xi Jinping può contare su due “paesi amici” a Belgrado e a Budapest, così non è con Parigi e ancor meno con Bruxelles.
Dietro la politica dello “charme” resta infatti il problema della guerra in Ucraina e del sostegno di Pechino a Mosca. E resta il problema forse ancor più delicato di relazioni commerciali fortemente alterate dalle importanti sovvenzioni statali all’industria cinese.
A Modem ne discutiamo con:
· GUIDO SANTEVECCHI - giornalista del Corriere della Sera, esperto di Cina
· BEDA ROMANO - corrispondente a Bruxelles per il Sole24Ore
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