Da ieri addio alle palme “ti-cinesi”: per una trentina di piante, fra cui anche la palma, è entrata in vigore la nuova lista delle specie alloctone invasive per le quali sarà proibita sia la vendita sia l’utilizzo. Si doveva intervenire prima? Siamo ancora in tempo per arginare l’avanzata delle piante invasive? Secondo voi la palma è ancora un simbolo turistico del Ticino? Sui giardini e sui parchi -finalmente dicono in molti- più regolamentati ci soffermiamo nella puntata odierna, ascoltando le vostre opinioni: dite la vostra in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13. Oramai lo sappiamo: le palme stanno invadendo il Ticino e minacciano i boschi. Il simbolo iconico del Cantone è in realtà una pianta altamente invasiva ed è diventata un problema per la biodiversità: si sono quindi inasprite le regole per contrastarne la diffusione. Da ieri è entrato infatti in vigore l’aggiornamento dell’Ordinanza federale sull’utilizzazione di organismi che, al di là di norme e definizioni generali sull’utilizzo in natura, in particolare amplia la lista delle specie vegetali di cui sarà vietata la vendita, oltre all’utilizzo. Se è noto a tutti il caso della palma di Fortune, la cosiddetta “palma ticinese” che tanto fa discutere per il valore simbolico da “Sonnenstube”, raffigurato anche in diversi manifesti turistici, che gli è stato attribuito in passato soprattutto nel Locarnese, – ma che resta pur sempre una specie alloctona invasiva possibilmente da eradicare –, sono anche molte altre le specie spesso considerate comuni e che si vedono in tanti giardini a sud delle Alpi, ma che non si potranno più acquistare. Su tutte spicca certamente il caso del lauroceraso, una delle piante più utilizzate per le siepi ticinesi e non. Va pure detto che l’ordinanza riguarda i nuovi acquisti e non le piante già installate per delimitare i giardini delle case. Ma vuol pure dire che in presenza di una siepe di lauroceraso in cui ad esempio si ammalano una o più piante, oppure se si rende necessario eradicarne degli esemplari per dei lavori, non sarà più possibile acquistarne di sostitutivi e bisognerà scegliere altre specie. Complessivamente in Svizzera sono conosciute circa 1300 specie esotiche che si sono insediate, di cui 197 sono considerate invasive.
È ospite:
Fabio Forni, presidente della Società Impresari Giardinieri Ticinesi “Jardin Suisse Ticino”
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