Cento anni fa nasceva Goliarda Sapienza, scrittrice, attrice cinematografica e teatrale, una giovinezza segnata dalla presenza unica e forse ingombrante dei genitori, attivisti antifascisti e militanti anarchici.
La scrittrice è stata a lungo dimenticata, la sua opera – oggi di culto – scartata con le motivazioni più varie dalle case editrici. C’è voluto l’impegno del compagno, Angelo Pellegrino, che ancora cura la diffusione del lavoro di Sapienza, che ha deciso di proporre in Francia gli scritti di questa autrice anticonformista e anticipatrice. L’idea si è rivelata vincente. Dopo la pubblicazione oltreconfine de L’arte della gioia, anche l’Italia si è accorta dell’originalità della produzione di Goliarda Sapienza.
Una inversione di tendenza che ha consentito la diffusione di una forma di letteratura più attenta alla prospettiva femminile di un tema, di una realtà, di una emozione, e della complessità che queste visioni assumono. Ma è una prospettiva destinata a durare? Con Giulia Caminito, Sandra Petrignani e Cristina Battocletti. Infine collegamento con il Salone del libro di Torino, dove il tedesco è quest’anno la lingua ospite. Con Vincenzo Latronico.
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