Il crepuscolo del nazismo nelle ultime settimane della seconda guerra mondiale vide la massiccia distruzione di strutture, infrastrutture e beni di valore, ordinata da Hitler il 19 marzo 1945 per lasciare terra bruciata agli Alleati.
Anche per il più vasto deposito europeo di superlative opere d’arte saccheggiate, realizzato nella miniera di salgemma di Altaussee, nel cuore alpino dell’Austria, venne dato ordine di annientamento.
Sullo sfondo delle iniziative per Bad Ischl-Salzkammergut Capitale Euopea della Cultura 2024, con l’aiuto di esperti e testimoni, fra cui le storiche dell’arte Elisabeth Novak-Thaller e Birgit Schwarz, Flavia Foradini ricostruisce quei momenti drammatici e i salvifici atti d’insubordinazione che hanno consentito di preservare per i posteri un inestimabile patrimonio artistico razziato dai nazisti in tutti i territori occupati.
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