Cultura e spettacoli

Festival dei diritti umani, un’edizione che ha fatto scuola

Nel bilancio del FFDUL spicca il pubblico in crescita e la folta presenza di studenti alle proiezioni e agli incontri - I premiati nel Concorso internazionale di lungometraggi

  • 21 ottobre, 05:51
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Un pubblico giovane

  • FFDUL
Di: RSI Info 

Undici giornate di proiezioni e incontri, dentro e fuori la sala cinematografica, tanti gli ingredienti di questa undicesima edizione del FFDUL - Film Festival Diritti Umani Lugano, che si è chiusa domenica 20 ottobre. In evidenza tematiche importanti e attuali, con storie spesso trascurate. Sono stati presentati oltre 30 film, tra cui 13 prime svizzere e 8 prime per la Svizzera italiana, mentre la seconda edizione del Concorso internazionale di lungometraggi ha visto la partecipazione di 8 film, provenienti da diverse parti del mondo.

ll Premio della Giuria è stato ritirato sabato 19 ottobre da Lea Hartlaub, autrice di sr, mentre Mouataz Alshalton, attore nel film To a Land Unknown, ha ricevuto sul palco il Premio ONG, assegnato quest’anno dall’Associazione FRASI, e il Premio del pubblico, promosso dalla Città di Lugano con BancaStato. 

“Questa edizione - afferma Antonio Prata, direttore del FFDUL - ci ha toccato profondamente per diverse ragioni. Abbiamo sentito attorno al Festival una comunità vera, che ha cercato qui un luogo di scoperta e di incontro. In particolare ragazze e ragazzi, non solo durante proiezioni dedicate al pubblico scolastico, ma in tutti i momenti del festival, hanno partecipato con grande spirito di iniziativa. Questo elemento ci colpisce molto e ci dà forza”.

Un pubblico sempre più ampio e attento ha attraversato le sale del Cinema Iride, del Cinema Corso e del Cinema LUX art house di Massagno, ma pure gli spazi al di fuori della sala cinematografica, come allo Spazio L’ove, in occasione degli eventi di OltreFestival.

Gli oltre trenta film mostrati al FFDUL 2024 - ha detto il presidente della rassegna Roberto Pomari - ci hanno confrontato con storie importanti, raccolte ai quattro angoli del pianeta per accomunarci in un percorso di consapevolezza come solo il cinema sa fare nel buio delle sale. Come diceva Avi Mograbi, premio Diritti Umani per l’autore 2024, è difficile che il cinema possa cambiare il mondo, ma può dare forza a chi desidera cambiarlo”.

La partecipazione alle proiezioni del concorso, un altro motivo di soddisfazione, ha raddoppiato il numero di spettatori e votanti rispetto alla prima edizioni, raccogliendo un’affluenza significativa anche alle repliche dei film. Si sono registrati ben 6 sold out, tra proiezioni e incontri con il pubblico, e particolarmente rilevante è stato il grande afflusso durante le proiezioni in orario scolastico, il più alto di tutte le edizioni del Festival.

02:50

SEIDISERA del 20.10.2024 - Il servizio di Gianluca Blefari

RSI Info 20.10.2024, 17:13

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