Svizzera

Maja Riniker prima cittadina della Confederazione

L’argoviese è stata eletta alla presidenza del Consiglio nazionale - A guidare il Consiglio degli Stati sarà un altro liberale-radicale, Andrea Caroni

  • 2 dicembre, 15:23
  • 2 dicembre, 16:45
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Maja Riniker

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Di: ATS/pon 

Maja Riniker è la nuova prima cittadina della Confederazione. Nel primo giorno della sessione di dicembre delle Camere federali, la liberale-radicale argoviese è stata eletta alla presidenza della Consiglio nazionale con 170 voti su 184 schede valide, un risultato sopra la media che si aggira attorno a 155 (il record è di Isabelle Moret, 193 su 198 nel 2019). Economista aziendale di 46 anni, succede al socialista basilese Eric Nussbaumer.

Riniker fa parte della Camera bassa dal 2019 ed era stata riconfermata nel 2023. Siede nella Commissione della politica di sicurezza, influenzata nei suoi interessi dalla famiglia: figlia di un ufficiale di milizia, si è battuta in favore dell’esportazione di carri armati svizzeri verso Paesi terzi, al fine di sostenere indirettamente l’Ucraina.

In precedenza, seguendo un percorso molto classico, aveva fatto parte del legislativo cantonale e del consiglio scolastico del suo Comune, Suhr. Al pari di molti suoi predecessori alla maggiore carica istituzionale elvetica, la prima cittadina della Svizzera intende gestire il suo anno presidenziale al motto “coesione nella diversità”. Fra i suoi compiti, oltre alla direzione dei lavori assembleari, ci sarà quello di rappresentare la Confederazione all’inaugurazione dell’Esposizione universale di Osaka.

Maja Riniker ha svolto un apprendistato commerciale, ottenendo anche la maturità professionale. Ha poi seguito un corso di management all’università per diventare economista aziendale. Ha lavorato, tra l’altro, nel settore sanitario. Sposata con un medico, è madre di due figlie ancora minorenni. Nel tempo libero, pratica molto sport, jogging e sci in particolare.

Agli Stati eletto Andrea Caroni

Anche il Consiglio degli Stati, che ha iniziato la sua sessione come sempre con un paio di ore di ritardo rispetto all’altro ramo del Parlamento, avrà un presidente del PLR. Andrea Caroni, di Appenzello Esterno, ha ricevuto 43 voti su 44 schede valide. E pure lui prenderà il posto di un esponente del PS, ma di Basilea Città e non Campagna: Eva Herzog.

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Andrea Caroni siede a Berna da 13 anni

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Caroni, 44enne con origini ticinesi, vive a Herisau e si definisce un politico per vocazione, ma senza ambire a una poltrona in Consiglio federale alla quale molti media lo ritenevano predestinato.

Come molti politici svizzeri, Caroni ha iniziato la sua carriera dal basso quando, a 19 anni, ha aderito alla neonata sezione locale del PLR di Grub (AR). Dottore in diritto con studi a Harvard, avvocato, docente all’Università di San Gallo, è stato anche collaboratore personale dell’ex consigliere federale Hans-Rudolf Merz. Nell’esercito riveste il grado di tenente colonnello. È stato eletto nel 2011 in Consiglio nazionale e nel 2015 in quello degli Stati, venendo poi confermato nel 2019 e 2023.

Caroni dirigerà i lavori alla Camera dei cantoni con un anno di anticipo del previsto. La ginevrina Lisa Mazzone avrebbe infatti dovuto assumere la carica per i Verdi a dicembre, ma non è stata rieletta alle ultime elezioni federali. Vuole sfruttare il suo anno di presidenza per sottolineare l’importanza delle istituzioni democratiche liberali della Svizzera. Alla Camera dei Cantoni fa parte della Commissione dell’economia e dei tributi, nonché della Commissione degli affari giuridici e di quella delle istituzioni politiche. È anche membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS.

Padre di due figli, Caroni è appassionato di musica. Nel 2012, insieme con altri rappresentanti eletti, ha fondato la Federal Palace Band. In una seconda vita, il politico appenzellese vorrebbe essere un musicista jazz.

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Notiziario 02.12.2024, 15:00

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