Il vero flop veste azzurro, ma non è italiano

Il top - Bukayo Saka: prima fase laboriosa, come tutta l’Inghilterra. Nei quarti però - finalmente - torna sui livelli di quella che è stata la miglior stagione in assoluto. Prende di mira Aebischer e lo fa ammattire. Ma soprattutto trova la rete che tiene in vita i suoi e nella scia, dal dischetto, esorcizza l’errore di Wembley 2021, una cicatrice dell’anima ora meno dolorosa. Bukayo Saka is back.

La sorpresa - Arda Güler: sorpresa relativa, certo, perché Arda mica è uno sprovveduto. Della serie: “Se ti compra il Real…”. Ma comunque sorpresa, sì, perché a 19 anni e poco più è già l’idolo incontrastato di un Paese, nonché il riferimento tecnico della… sorpresa Turchia. Perfino più di Calhanoglu. Contro i Paesi Bassi nobilita ulteriormente un torneo stappato col botto (da più giovane debuttante in gol, e che gol!) dispensando un assist al bacio e giocate d’alta classe. Senza trascurare il palo su punizione. A edulcorare l’uscita di scena, insomma, c’è una certezza: il futuro è tutto suo.

La delusione - Anthony Taylor: non è la prima volta, speriamo almeno sia l’ultima. Arbitro debole, che non osa prendere le decisioni che dovrebbe prendere. L’eliminazione della Germania ha anche la sua firma: quel tocco di mano di Cucurella era rigore per tutti, tranne che per lui... e per la squadra al VAR. L’Inghilterra che avanza lo esclude per ora dalle partite decisive, ma sarebbe assurdo se fosse solo questo il motivo.