La saracinesca forgiata in Svizzera fa le fortune del Portogallo

Il top - Diogo Costa: ai rigori ipnotizza tutto e tutti, parandone tre su tre. Ma il vero capolavoro di questo 24enne nato a Rothrist, Argovia - senza il quale ai rigori nemmeno si sarebbe arrivati - è quella parata su Sesko che riporta alla memoria la finale dei Mondiali qatarioti e il celeberrimo duello Martinez-Kolo Muani. Con gli altri big (vedi Donnarumma, Oblak e Mamardashvili) fuori dai giochi, si candida a miglior portiere dell’Europeo.

La sorpresa - Merih Demiral: nel nuovo millennio, tra Europei e Mondiali, nessun difensore era ancora riuscito a fare doppietta in un match a eliminazione diretta. Fino a ieri, almeno, fino alla mirabolante serata del ‘98 ex Juve e Atalanta, sparito prematuramente dal calcio che conta per cercare fortuna (economica) a Gedda. Al di là dei gol, stravince la sfida nella sfida da 190cm con Arnautovic: sì, se anche qui in Germania non c’è stata pace per i clacson lungo l’intera notte, la colpa - o il Merih... to - è quasi tutta sua.

La delusione - Gianluca Scamacca: difficile scegliere il peggiore dell’Italia... peggiore che si ricordi da una vita a questa parte. Il centravanti, però, è l’emblema di un inaridimento offensivo che ha dell’incredibile: Akanji lo marca in pantofole. E non ce ne dispiace.