Le lacrime di CR7 sono già sul podio delle immagini forti

Ci sarà una finale e una coppa da alzare, e nelle ultime sette partite altre immagini forti potrebbero facilmente arrivare vista la posta in palio, ma le lacrime di Cristiano Ronaldo nella pausa dei supplementari dopo il rigore sbagliato saranno sicuramente sul podio dei momenti iconici di questo Euro 2024. Lui, che si è conteso per quasi 20 anni il titolo di miglior giocatore del pianeta con Lionel Messi e che ha disputato una marea di partite importanti avendo altrettanti palloni pesanti sui piedi (anche dagli 11m), ha avuto un crollo emotivo incredibile. All’improvviso a 39 anni è uscita tutta la pressione che si è messo sulle spalle nel tempo, rendendolo più umano. Un percorso già intrapreso da qualche anno, e che si era visto anche contro la Turchia, quando ha dato a Bruno Fernandes il facile pallone per il 3-0 che avrebbe potuto segnare anche lui. Un CR7 che non si mette più solo al centro delle attenzioni, ma che porta con sé la squadra e il suo popolo. Come le scuse rivolte ai connazionali in tribuna dopo il rigore, queta volta trasformato nell’appendice dal dischetto, hanno testimoniato.

Si parlava di Turchia e della netta sconfitta con i portoghesi, che per ora è rimasta l’unica in questa edizione. Sì perché i Sultani con la terza vittoria in quattro partite si sono invitati al ballo delle grandi nei quarti. Con loro c’è naturalmente anche la Svizzera, al suo secondo quarto di finale consecutivo a un Europeo, altrà realtà non abituata ad essere spesso e volentieri nelle migliori otto di un torneo ma che ci sta prendendo gusto. E le altre sei? Le altre sei sono invece Nazionali con un lignaggio superiore. Ma i rossocrociati sfideranno una delle tre con meno trofei in bacheca e che ha convinto meno in questa edizione. L’Inghilterra però, come la Francia e il Portogallo, nonostante le difficoltà ci sarà per giocarsi un posto in semifinale così come le più convincenti Spagna, Germania e Paesi Bassi. Chi è rimasta fuori, questa volta, è l’Italia.

In conclusione, per parlare di statistiche pure e dure, si è dovuto aspettare gli ottavi per vedere le prime doppiette, entrambe realizzate nell’ultima giornata, con l’olandese Malen e, a sorpresa, il difensore turco Demiral. In testa alla classifica marcatori con tre reti ci sono invece l’altro batavo Gakpo e il tedesco Musiala, in compagnia per ora dei già eliminati Mikautadze (Georgia) e Schranz (Slovacchia). Anche se a dominare ci sono ancora le autoreti, salite a quota nove su un totale di 100 gol segnati finora. Magari Ronaldo (e chiudiamo il cerchio), sapendolo, non ha voluto rovinare la cifra tonda, sbagliando il terzo rigore di questa edizione a fronte degli otto trasformati (due a testa per Mikaudatze e Havertz)...