Longone Sabino, un borghetto dell’Appennino laziale a 800 metri di altitudine e mezz’ora di curve dalla strada statale, è nato il cinema più piccolo d’Italia e forse del mondo, 12 “poltrone”, sedie per l’esattezza.
L’ispirazione di mettere un cinema in un abitato che conta al massimo trenta anime è venuta al talentuoso attore Luca Marinelli - la cui famiglia è originaria del luogo - preoccupato dallo spopolamento del paese. L’idea ha conquistato gli amici e in breve l’ampia comunità che ruota attorno Longone, tra abitanti, parenti e simpatizzanti, si è messa all’opera per il progetto.
Vera, la proprietaria del negozio di alimentari, l’unico sopravvissuto in paese, ha donato alla causa il piccolo locale dell’ex ufficio postale. A distanza di pochi mesi, il 31 agosto, Longone ha inaugurato il suo cinema, U Cinemittu come si dice da quelle parti, che sta iniziando a staccare biglietti (offerta libera).
Vengono visitatori dalle vicine frazioni ma anche da lontano. Si è riaperta l’antica locanda, chiusa da tempo, per ristorare gli ospiti. Longone non ci sta a sparire dalla mappa e come nel “Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore, attorno al suo cinema, vuole tornare all’antico splendore.
Tutti i cloni di Bruce Lee
RSI Cultura 10.10.2024, 14:00