A oltre cento anni dalla sua morte, Gustave Eiffel rimane ancora oggi un simbolo intramontabile del genio architettonico francese. Nel corso della sua lunga carriera, questo visionario ingegnere ha realizzato più di cinquecento costruzioni in tutto il mondo.
Eiffel nasce a Digione il 15 dicembre 1832. Dopo aver lavorato come manager nella fabbrica di aceto e vernici di suo zio, trova impiego nel settore dell’ingegneria ferroviaria, dove le sue eccezionali capacità gli valgono gli elogi da parte dei suoi datori di lavoro. A soli 26 anni progetta il Pont Saint-Jean, il primo ponte ferroviario in ferro sul fiume Garonna a Bordeaux.
Poi Eiffel si mette in proprio, diventando un vero esperto di ponti e viadotti ferroviari. Ne costruirà 42 solo in Francia, e il suo viadotto di Porto del 1876 sul fiume Douro in Portogallo viene acclamato come un vero capolavoro di ingegneria moderna.
Eiffel nel 1887 accetta l’invito dell’Esposizione Universale (1889) a presentare un progetto che abbia l’ambizione di dare lustro a Parigi. Il progetto solleva dure critiche: 50 artisti e intellettuali inviano una furiosa lettera di protesta agli organizzatori della mostra, sottolineando la “volgarità senz’anima” della torre e definendola “ridicola”. “ e “una vergogna per Parigi”. Tra i firmatari figura anche Maupassant.
Il genio di Gustave Eiffel
Il giardino di Albert 25.02.2024, 18:10
Eiffel difende il suo lavoro. La torre, infatti, si prefigge di essere uno prezioso strumento per la meteorologia, l’aerodinamica e la telegrafia, senza escludere il suo utilizzo nel campo della strategia militare. Convinto dell’importanza della sua torre, Eiffel incarica Louis-Emile Durander, il più famoso fotografo di architettura dell’epoca, di documentare i lavori di costruzione (non sempre agevoli). Le lamentele crescono e un rispettato professore di matematica prefigura il crollo della torre non appena avrebbe raggiunto l’altezza di 227 metri.
Ma nonostante tutto e tutti, dopo cinque anni, Eiffel vince la sua battaglia e 1 aprile 1889 la torre viene inaugurata. Lo stesso Eiffel fa da guida per la prima salita sulla torre, ma alla fine solo 11 temerari, non affetti da vertigini, raggiungono l’ultimo balcone, protetto da una sottile ringhiera metallica. Qui Eiffel issa un’enorme bandiera francese, la Marsigliese riecheggia nell’aria mentre 21 cannoni rimbombano a salve.
Nel 1906, sulla sua sommità viene installata una stazione radio, rendendo memorabile il primo collegamento tramite telefono marittimo. La sua utilità nelle comunicazioni militari si rivela essenziale durante la prima guerra mondiale. Come scrive Jill Jones, la torre rimane a tutt’oggi “una prova senza precedenti del potere accattivante della scienza e della tecnologia”.
Oltre alla Torre, tra le altre opere di Eiffel vengono ricordate: la grande stazione ferroviaria di Nyugati a Budapest (un edificio maestoso in cui pietra e acciaio si uniscono per creare una nuova estetica), il ponte di Porto (il primo in ferro ad arco unico di 160 metri di campata), e l’ossatura necessaria per supportare la Statua della Libertà, un monumento leggendario che oltre un secolo sfida i venti della rada di New York.

Le foto di Gustave Eiffel in mostra a Vevey
Telegiornale 12.10.2023, 20:31