Arte

Hamed Abdalla

Un viaggio nel modernismo arabo al Zentrum Paul Klee di Berna

  • 4 marzo, 15:23
Hamed Abdalla in Copenhagen, 1959

Hamed Abdalla in Copenhagen, 1959

  • © Artist estate
Di:  Emanuela Musto 

Hamed Abdalla è stato un pioniere del modernismo egiziano e arabo, la cui vita e lavoro hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte moderna. Nato nel 1917, Abdalla ha attraversato un periodo tumultuoso della storia, contribuendo con la sua arte a esprimere le complessità e le sfide del suo tempo. Abdalla, nato al Cairo, inizia il suo viaggio artistico durante gli anni ‘40, immerso nella scena culturale e politica dell’Egitto. I primi disegni risalgono a quando aveva 10 anni, in seguito i suoi lavori si concentrano sullo sviluppo di quella che chiama “la parola creativa”, parole scritte espresse in pittura, che fondono astrazione e forme umane. La sua formazione lo ha portato a esplorare diverse tecniche e stili, ma è stata la sua passione per l’incisione che ha reso distintiva la sua opera.

L’arte di Hamed Abdalla è impregnata di un profondo impegno sociale e politico. Attraverso le sue opere, affronta tematiche come la lotta per l’indipendenza, l’ingiustizia sociale e le disparità economiche. Le sue incisioni sono potenti strumenti di critica e riflessione su questioni che affliggono la sua comunità.

ABDALLA

Nel corso della sua carriera, Abdalla sperimenta una varietà di stili, da influenze cubiste a espressionismo astratto. La sua abilità di far comunicare tradizione e modernità nelle sue opere, che spesso presentano un insieme di elementi grafici e simbolici.

Nel 1941 la sua prima mostra personale per poi esporre ampiamente in tutto l’Egitto nel corso degli anni ’40, inclusa una mostra solista al Museo di Arte Moderna del Cairo (1949). Critici d’arte come Badr Eddine Abu Ghazi considerano il suo lavoro come una nuova scuola per l’arte egiziana. L’eredità di Hamed Abdalla non si limita alle sue opere d’arte, ma si estende anche al suo ruolo di educatore e mentore. Infatti l’artista apre il suo Atelier al Cairo per insegnare alla nuova generazione di artisti come Tahia Halim, Gazbia Serr, Enjy Efflatoun e Georges El Bahgory. Continua a contribuire alla formazione di molte generazioni di artisti egiziani, influenzando il panorama artistico del suo paese. Il suo primo viaggio a Parigi lo vede esporre alla Galleria Bernheim-Jeune nel 1950, seguita da una mostra collettiva al Palais du Louvre e da una mostra egiziana all’Egyptian Institute dei Londra nel 1951. Dalla metà degli anni Cinquanta espone in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Asia, inclusa una mostra collettiva al Metropolitan Museum di New York (1956). Lascia l’Egitto e si trasferisce in Danimarca nel 1956 per poi stabilirsi in Francia dieci anni dopo. Si dedica al movimento panarabo ed espone ampiamente in Medio Oriente e Nord Africa. Le opere dell’artista vengono presentate come la prima volta in Svizzera al Zentrum Paul Klee di Berna fino al prossimo 26 maggio.

09:50

Il modernismo di Abdalla in mostra a Berna

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 Nonostante le sfide politiche e sociali che ha affrontato nel corso della sua vita, Hamed Abdalla ha continuato a produrre opere che trasmettono un senso di speranza e resilienza. La sua dedizione all’arte come veicolo di cambiamento sociale è un testimone della sua forza e determinazione. La sua eredità continua a ispirare artisti e appassionati d’arte, incanalando la sua visione di un mondo più giusto attraverso la creatività senza confini.

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