Arte

Jean Cocteau, il mistero è la chiarezza

Realismo e surrealismo, eleganza precisa ed espressionismo allusivo

  • 18 agosto, 08:39
Philippe Halsman Jean Cocteau, New York, USA. 1949

Philippe Halsman Jean Cocteau, New York, USA. 1949

  • © Philippe Halsman / Magnum Photos guggenheim-venice.it
Per tracciare una linea viva e non tremare a saperla in pericolo di morte su tutti i punti della sua strada, mi serve di dormire una specie di sonno, lasciare scendere senza riserva le fonti della mia vita nelle mie mani, e che questa mano finisca per lavorare sola, per volare in sogno, per muoversi senza preoccuparsi di me. È per ciò che mi capita spesso questa cosa molto ridicola di ammirare con la mia testa un lavoro fatto dalla mia mano.

Jean Cocteau: Vingt-cinq dessins d’un dormeur; Fata Morgana, Paris, 2002.

La mostra allestita dalla Fondazione Guggenheim di Venezia in omaggio al lavoro di Jean Cocteau consente di affrontare, attraverso l’esperienza ricca e vivace quanto dispersiva e sofferta dell’intellettuale e artista francese, alcune questioni nodali della nostra cultura.

«Artista eccezionale ed eccessivo» (così viene definito da Kenneth E. Silver a p. 17 del catalogo della mostra veneziana) Cocteau attraversa, frequenta, perlustra territori dell’espressività e della relazione con il sé. A noi lascia un corpo di opere letterarie, teatrali, poetiche, di film, di disegni, di interventi pittorici eseguiti sui muri delle abitazioni; ci lascia anche una corrispondenza fiammeggiante e interventi di critica e teoria musicale. È peraltro proprio ne Il gallo e l’arlecchino del 1918 che, esprimendosi a proposito del ruolo della musica, promuove la semplicità e la chiarezza della melodia e il lavoro di Erik Satie, l’amico musicista insieme al quale ha lavorato all’importante opera Parade, che come sottotitolo ha «balletto realista» e che è considerata una delle tappe cruciali per la nascita del surrealismo, termine usato per la prima volta proprio nel programma di sala scritto da Guillaume Apollinaire.

La sofferenza per l’arte, la tossicodipendenza, l’oscenità, lo scandalo sono elementi della sua biografia poetica e artistica che ci aiutano a capire come un artista possa essere testimone delle condizioni alle quali siamo tutti indotti a vivere e come, attraverso la pratica della formalizzazione, egli provi ad affrontare tali condizioni.

Un tema importante è quello del classicismo e della sua relazione con l’attitudine omosessuale. Sono temi estremamente delicati che Cocteau affronta con piglio brillante e poetico e che forgia nella sofferenza personale, biograficamente espressa attraverso la tossicodipendenza. Il volume di disegni intitolato Maison de santé (casa di cura) contiene bellissime testimonianze composte di disegni e di parole: «mon mystère est la clarté» (il mio mistero è la chiarezza); «ma douleur vous me faites si mal» (mia pena mi fate tanto male); «j’essaye de m’endormir» (provo ad addormentarmi). Talvolta il poeta affida a una sola parola («convalescence» - convalescenza) contenuti contrastanti come la speranza di emancipazione e difficoltà di liberarsi dalla prigione dorata. Le immagini ci fanno vedere la nitidezza e la lucidità della rappresentazione di una condizione umana aperta, strutturata, irretita dalla dipendenza, bisognosa della libertà che si vede da una finestra, dolorosa nell’impegno di emanciparsi dalla schiavitù della droga e nella frequentazione della convalescenza.

Il lavoro di autoanalisi illustrativa e testuale di Maison de santé è un esempio della necessità che questo artista ha sempre avuto di attraversare territori espressivi diversi per affrontare la propria situazione. «Mi accusano di saltare di palo in frasca… L’ho fatto, ma sempre sullo stesso albero», pare che abbia dichiarato a un suo biografo. Così lo stile classicista, il culto per il corpo umano e soprattutto maschile, si intersecano con aspetti surrealisti ed espressionisti, con il piglio caricaturale e con la costruzione grafica dell’immagine.

Realismo e surrealismo, eleganza precisa e dettagliata ed espressionismo allusivo e flou sono forme compresenti nella vita e nella produzione di Jean Cocteau. Il suo valore è seminale perché pone condizioni che poi verranno riprese nel corso della storia a lui successiva; ci aiuta a capire esperienze diverse all’interno dell’arte ma anche della cultura estetica e a leggere il modo in cui questa è in relazione con gli orientamenti comportamentali e culturali. Possiamo pensare all’espressionismo pop americano e per esempio alle personalità artistiche e sociali di Andy Warhol e Robert Mapplethorpe.

Jean Cocteau a Venezia 

Alphaville 04.06.2024, 11:30

  • © Philippe Halsman / Magnum Photos guggenheim-venice.it

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