Arte e Spettacoli

La geografia dell’animo di Nicola Magrin

L’acquerellista che saputo cogliere in un’immagine la grande letteratura di viaggio

  • 2 agosto 2024, 11:59
06:18

Intervista a Nicola Magrin

Cult + 01.08.2024, 17:00

Di: Chiara Fanetti 

L’atelier dell’artista e acquerellista Nicola Magrin è un ambiente inaspettato per gli standard cittadini. In un’area dove si trovano altri luoghi di creazione a Monza, lo spazio dove l’artista da diversi anni pensa e compone le sue opere è accogliente ed ospitale. Una porta oltre la quale ci si sente benvenuti e “abbracciati”, proprio come quando, dopo una lunga camminata, si trova un rifugio di montagna dove potersi riposare.

Scenograficamente sembra davvero più una capanna che uno studio, dove gli acquarelli dell’artista - appesi, appoggiati, esposti ovunque - sono un tutt’uno con foto di viaggi, sculture, utensili, ricordi, legna, decorazioni, libri, fogli, pennelli, colori, mappe, strumenti musicali e tesori quotidiani.

La montagna è sicuramente uno dei paesaggi dell’animo di Nicola Magrin, non solo perché è il luogo dove si trasferisce nei mesi estivi - in Valmalenco - ma anche perché è un immaginario visivo che ritroviamo nelle sue opere, esposte nel suo studio, nelle gallerie ma anche sulle copertine di numerosi libri. Sono tante le geografie che Magrin ha immaginato e composto per le opere di scrittori celebri come Tiziano Terzani, Primo Levi, Alice Walker, Robert Macfarlane, Jack London e Paolo Cognetti, solo per citarne alcuni. Un’ispirazione che non arriva mai da un paesaggio specifico ma da elementi che si combinano tra loro, provenienti da una cartografia dell’animo che ricorda il Grande Nord, l’Asia, le Alpi.

Il lavoro di Nicola Magrin è stato cercato e voluto da numerose case editrici italiane, tra le quali Longanesi, Einaudi, Salani, Laterza, Iperborea, ma anche alcuni autori hanno visto nei suoi disegni e nei suoi dipinti uno specchio dei propri testi, tra questi è sicuramente il caso di Paolo Cognetti. L’autore di Le otto montagne (Einaudi, 2018) ha cercato Magrin personalmente, un incontro divenuto poi un’amicizia, che ha portato i due ad affrontare viaggi e a realizzare documentari insieme, come Sogni di Grande Nord, nel 2021.

Lo scrittore Paolo Cognetti presenterà il suo nuovo documentario - il primo di cui cura la regia - al Locarno Film Festival il prossimo 6 agosto, alle 21.15 in Piazza Grande. Fiore mio, dedicato al Monte Rosa, sarà mostrato in prima mondiale per gli appuntamenti, ad ingresso gratuito, di pre-festival.

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