Un vulcano fra arte e caos 

Odia la binarietà della società, i ruoli fissi, non solo quelli “uomo-donna”, ma tutti, anche quelli del mondo dell’arte, per cui un pittore fa solo il pittore o un cantante fa solo il cantante. Vede l’arte come “creare il caos che può portare nuovi funzionamenti della società”.

Rebecca Solari è la cantante del duo Crème Solaire, ma è anche un artista e performer. Originaria della Val di Blenio, classe 1996, è già ben conosciuta nel mondo della musica e dell’arte, anche perché è molto originale ed eclettica.

“Un corpo che si muove è sempre un atto politico”, dice, e lei non sta mai ferma davvero! Per capire di che pasta è fatta, vi raccontiamo un aneddoto: una sera, durante un concerto del suo duo electro-punk, c’è un temporale, lei continua a cantare sul palco, non si ferma, finché viene colpita da un fulmine e resta a terra. La gente pensa che sia una performance, all’inizio, poi però si capisce che è successo qualcosa di grave e lei finisce in ospedale. La cosa avrebbe fermato molti, ma lei si è creata un nuovo personaggio: “Fulmine”, una sorta di eroina che si lancia in monologhi surreali in dialetto.

Fulmine e Crème Solaire sono solo due fra le mille sfaccettature della sua personalità artistica dirompente, che mischia video, musica, installazioni.

Di recente, si è addirittura lanciata nella costruzione di vulcani in scala ridotta: si accendono, fumano e imitano quelli veri. Un vulcano, comandato da lei in una performance fra rito collettivo e festa, ha dato il via al Belluard Bollwerk Festival, festival dedicato alle arti performative di Friburgo.