Chi era Bruno Breguet

È una storia dimenticata quella di Bruno Breguet, e il mestiere del documentarista ha anche questo “mandato”: quello di ritrovare storie smarrite e di restituirle al pubblico, al contesto sociale di un territorio, utilizzandole come strumento per leggere il contemporaneo.

Il regista luganese Olmo Cerri ha svolto pienamente questo “compito” con La scomparsa di Bruno Breguet, documentario presentato alle Giornate cinematografiche di Soletta lo scorso gennaio, prodotto dalla zurighese Dschoint Ventschr Filmproduktion e dalla ticinese Associazione REC, in coproduzione con la SRF.

Un nastro che si riavvolge partendo dal presente, e da alcune domande che si pone lo stesso regista, per tornare fino agli anni ’70, periodo in cui il giovane militante ticinese Breguet sceglie di portare i suoi ideali di giustizia sociale e il suo impegno politico fino alla lotta armata.
Un percorso che lo ha condotto in carcere e ad avere contatti con terroristi e servizi segreti, per poi scomparire misteriosamente. Una figura complessa, rimossa dalla storia della Svizzera italiana, che Olmo Cerri ha ricostruito grazie a numerose testimonianze e lunghe ricerche.

Il film, dopo essere stato proiettato con successo anche al Locarno Film Festival, arriva nelle sale ticinesi dal 23 settembre, grazie alla distribuzione di Noha Film, e sarà presentato anche con una serie di anteprime, organizzate in collaborazione con i Cineclub della Svizzera italiana. Si potrà vedere:

Lunedì 23 settembre al Gran Rex di Locarno, 20:30 (Circolo di Locarno)
Martedì 24 settembre al Lux Arthouse di Massagno, 20:30 (LuganoCinema)
Mercoledì 25 settembre al Multisala Teatro di Mendrisio, 20:45 (Cineclub Mendrisiotto)
Giovedì 26 settembre al Cinema Forum di Bellinzona, 20:30 (Circolo Bellinzona)
Mercoledì 2 e venerdì 4 ottobre al Cinema Blenio di Acquarossa, 20:30