Cinema

Il cinema punta sempre di più sulla musica

L’ascesa di documentari, biopic, musical e film sui concerti

  • 3 marzo, 13:23
  • 3 marzo, 16:37
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Di: Simona Rodesino 

Il trend è innegabile. Negli ultimi anni, sempre più spesso e con maggior vigore, l’industria cinematografica e quella dello streaming stanno puntando su produzioni che girano intorno alla musica. Parliamo quindi di biopic su cantanti o gruppi, musical, documentari, docuserie o ancora film dedicati ai concerti. Ce ne sono diversi tipi, ma una cosa è certa: sembrano piacere un po’ a tutti. Piacciono al pubblico ma anche agli artisti, alle case discografiche e di produzione (soprattutto quelle statunitensi), che hanno capito che vale la pena investirci. È un mercato che rende, un’onda che è partita qualche anno fa e che ancora non ha finito la sua rincorsa, dando il via a una nuova scintillante stagione per questo genere.

Difficile stabilire esattamente quando si sia aperta questa nuova stagione, ma per molti una spinta importante l’hanno data i Queen. O meglio, il film che racconta la storia di Freddie Mercury e della sua leggendaria band: Bohemian Rhapsody. Uscito nel 2018, la lavorazione del biopic è durata 10 anni e ha dovuto superare diverse difficoltà produttive e cambi di rotta- tra i quali la sostituzione del regista-passando da Bryan Singer a Dexter Fletcher. Ciononostante, si è aggiudicato 4 Premi Oscar, tra i quali quello come Miglior attore protagonista per Rami Malek, che si è preparato con molta dedizione per ottenere il ruolo e interpretare uno dei frontman più carismatici e indimenticabili della storia. Si stima che il film sia costato 50 milioni di dollari e ne abbia incassati a livello globale circa un miliardo, diventando il biopic musicale più visto di sempre. Va detto che non sono mancate le critiche alla pellicola, soprattutto per quanto riguarda alcune inesattezze sulla vita privata di Mercury.

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Forti del successo di Bohemian Rhapsody, i film biografici su cantanti e band (a volte anche sottoforma di musical) hanno iniziato a prendere piede e a decollare. Nel 2019 esce Rocketman, che racconta la vita e la carriera di Elton John. Seguono Respect, film su Aretha Franklin (2021), Whitney-Una voce diventata leggenda (2022) su Whitney Houston e ancora Elvis (2022) e Priscilla (2023) basati sulla vita di Elvis Presley. E poi, è da poco nelle sale Bob Marley: One Love, diretto da Reinaldo Marcus Green.

Come se non bastasse, altri importanti biopic musicali sono in lavorazione, come Back to Black, incentrato sulla vita di Amy Winehouse.

Grande attesa anche per Michael (su Michael Jackson), Maria (su Maria Callas) e Shout It Out Loud (sui Kiss, che hanno da poco terminato la loro carriera). E attenzione perché arriveranno anche 4 film distinti sui Beatles, dedicati proprio ai 4 membri della band: John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison. Saranno tutti diretti dal regista Sam Mendes e dovrebbero essere ultimati entro il 2027.

Vanno tantissimo, poi, i documentari e le docuserie fornite o create direttamente dalle piattaforme streaming. Prodotti che raccontano le vite e le carriere degli artisti, sfruttando interviste e materiale d’archivio (spesso inedito) per costruire la narrazione. Tra gli altri, negli ultimi anni sono usciti quelli su Robbie Williams, Lewis Capaldi, Lady Gaga e Beyoncé.

Ne ho citati tanti, di film e documentari che parlano di musica e ancora mancano quelli dedicati ai concerti. Un genere non certo nuovo, ma che sta riconquistando un certo successo. Lo scorso anno, per esempio, è uscito Taylor Swift: The Eras Tour, che racconta l’ultimo tour super sold out della pop star negli stadi. Un modo per permettere ai fan che non sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto, di poter vivere l’esperienza di un suo live. E poi, va da sé, un modo per trarre maggior profitto dal tour: si tratta del film concerto che ha incassato di più nella storia.

Star Wars e Star Swift - RSI Radiotelevisione svizzera

I film che parlano di musica e che mettono al centro la musica non sono una novità, ma questo interesse e questa spinta nella loro direzione negli ultimi anni sta diventando molto forte. Sono un prodotto richiesto, bramato e atteso. Forse perché conoscere la storia dietro il mito, le vite degli artisti, il non raccontato, il backstage- nel vero senso della parola- (seppur romanzato o filtrato da una lente) è intrigante. O forse perché è un altro modo di vivere la musica. E anche un’altra forma per raccontarla.

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